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Foro Italico, un grande impianto per il tennis o addio Internazionali

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Il presidente della Federtennis lancia l’allarme: senza il nuovo Centrale il torneo si sposterà altrove (di Emanuela Micucci)

nuovo-centrale-del-tennisthumbnail1.jpgIl progetto per il nuovo stadio Centrale del tennis al Foro italico mette a rischio gli Internazionali d’Italia, il torneo della disciplina annualmente ospitato nella struttura. Non si è ancora conclusa l’eco delle polemiche successive alla conclusione dei lavori di ristrutturazione dell’obelisco che riflettori tornano ad accendersi sul Foro Italico, come anticipato da VignaClaraBlog il 7 agosto 2008. A rilanciare la questione è Angelo Binagli, il presidente della Federazione italiana tennis (Fit) in Cina per le Olimpiadi: “Roma potrebbe perdere gli Internazionali perché il Comune ha bloccato il progetto del nuovo Centrale. La giunta Alemanno ha intenzione di rimodulare uno stadio meno impattante. Ma non c’è più molto tempo, bisogna rompere gli indugi”. Parte integrante della riqualificazione dell’area del Foro Italico, il progetto per la costruzione del nuovo è stato approvato dalla passata amministrazione comunale guidata da Water Veltroni. L’appalto è stato avviato e i lavori dovevano terminare l’anno prossimo, ma il cantiere si è fermato.

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“E’ un problema di autorizzazione – spiega Binagli – Il complesso del Foro Italico è molto delicato e sensibile dal punto di vista paesaggistico, architettonico e ambientale”. Non si tratta dunque di una questione di finanziamenti perché gli oneri di costruzione sono tutti a carico della Coni Servizi spa, proprietaria del nuovo stadio del tennis. “Ma ora rischiamo – continua Binagli – di dovere pagare pesanti penali. Noi 5 anni fa ci siamo presi la responsabilità di rilanciare gli Internazionali impegnandoci a investimenti straordinari insieme con il Coni. Ora occorre che il Comune si assuma le proprie”.

Binagli, infatti, è sicuro che senza il nuovo stadio Roma verrà declassata dall’Atp che gestisce il circuito dei tornei internazionali, tra cui rientrano i Master Series di cui fa parte Roma. E’ già accaduto per il torneo di Amburgo, questo anno spostato da maggio ad agosto. Per evitare questo rischio la Fit è pronta a spostare gli Internazionali in un’alta città italiana.

“Ho paura che tutta la vicenda sia stata drammatizzata – commenta Alessandro Cochi, delegato allo Sport del Comune di Roma – Da parte nostra non c’è nessuna intenzione di far spostare gli Internazionali. Ma avevamo il dovere di bocciare il vecchio progetto”. C’è un problema ambientale. “Toglieva il cono ottico su via dei Gladiatori e non aveva nulla a che fare con tutto il complesso – sottolinea Cochi – Avremmo rischiato di ripetere il caso della copertura dell’Olimpico per i Mondiali del ‘90”.

L’attuale progetto è un vero palazzetto dello sport come si evince dalla foto a commento di questo articolo. Un impianto polivalente da 50 mila posti, con tetto mobile a scomparsa a seconda delle diverse condizioni atmosferiche, capace di ospitare diversi eventi oltre al tennis, come nuoto e concerti.

Contro il progetto è scesa in campo anche Italia Nostra (vedi ancora VignaCaraBlog del 7 agosto 2008). “Estremo insulto alla monumentalità del complesso e al vincolo ambientale e naturalistico che – denuncia Sandro Bari – Renato Ricci, l’ideatore del Foro, fece apporre a proteggere il verde sacro di Monte Mario. L’enorme palazzo bianco alto quasi come lo stadio Olimpico affiancherebbe la Casa delle Armi, gioiello del razionalismo, seppellendola sotto la sua mole”.

“Forse la precedente amministrazione – chiosa Cochi – era poco sensibile alle sorti del Foro Italico. La nostra intenzione è invece di salvaguardare quello che riteniamo un gioiello architettonico da tutelare”. Rimane il pericolo lanciato dal presidente della Fit, un danno non solo per in termini agonistici e di immagine, ma anche economici perché l’utile netto dell’edizione 2008 degli Internazionali è stato di oltre 2 milioni di euro. Inoltre, l’operazione rilancio del torneo avviata 5 anni fa dalla Federazione sta iniziando a dare i suoi frutti garantendo la presenza dei 50 migliori giocatori del mondo e incrementando in un solo anno del 12% gli spettatori, arrivati nel 2008 a 162 mila.
Emanuela Micucci

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