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Ponte Milvio: bacco e tabacco, bottiglie e lattine

Galvanica Bruni

ponte-milvio-di-notte.jpg“Benvenuti a Ponte Milvio, ritrovo di giovani, turisti e innamorati figli dell’era Moccia pronti ad appendere i lucchetti per suggellare storie romantiche. Controlli e dispiegamenti di forze dell’ordine la sera sopra il ponte, cumuli di immondizia, bottiglie e lattine abbandonate nel massimo degrado pochi scalini più in basso.Qui, dove nessuno viene a sbirciare né a pulire, quelli della notte dopo essersi scolati le birre gettano le bottiglie di vetro portate da casa per aggirare la recente ordinanza”. Così scrive Silvia Mancinelli, su il Tempo di domenica 3 Agosto. “Sotto ponte Milvio cresce a dismisura, prospera una pattumiera quasi invisibile al buio, ma drammaticamente chiara con il sole. C’è poi il problema dello spaccio.

La droga c’è, qui come in ogni piazza notturna di Roma, le leggende metropolitane raccontano di spacciatori che si vestirebbero con una sorta di divisa: berretto e maglietta neri per farsi riconoscere dai clienti mordi e fuggi in cerca di piccole dosi. La gente del posto non conferma e non smentisce, ma c’è chi nel Comitato per il Tevere puntualizza: «Il problema è che il degrado ambientale porta degrado sociale. I clandestini continuano ad affollare le banchine del fiume – spiega Sandro Bari, presidente del sodalizio di associazioni culturali e ambientali unite in un ampio progetto di riqualificazione – Ciò che resta degli sgomberi fatti con le ruspe viene abbandonato lungo gli argini. Se l’intera area fosse più frequentata e battuta tutto questo degrado non ci sarebbe».

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Ma allora, in soldoni, cosa si può fare per risolvere concretamente la piaga del degrado e dell’incuria restituendo dignità alla zona ? Se l’ordinanza antivetro non funziona perché i ragazzi portano da casa le bottiglie di birra – «perché se non è in vetro non gusta» – cosa si può fare per rendere accessibile e fruibile anche la sponda del Tevere e non solo il ponte?
A rispondere è ancora una volta Sandro Bari, che in merito ha già presentato un progetto in Campidoglio. «La soluzione che nei prossimi giorni illustreremo anche all’assessorato alla Cultura – sottolinea – prevede la realizzazione di terrazze panoramiche, la migliore fruizione e un più facile accesso alle sponde del fiume allargando o costruendo scalinate comode e ampie, come previsto nel progetto Tevere Roma Nord per le gradinate ai lati della Torretta di Ponte Milvio, attualmente strette e pericolose”.

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