Home ATTUALITÀ Via Cassia, una Via Crucis in attesa della “strada di fondo valle”

Via Cassia, una Via Crucis in attesa della “strada di fondo valle”

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auto-in-fila.jpgIn questi giorni abbiamo fatto un gran parlare di Via Cassia che notoriamente è la Via Crucis dell’automobilista di Roma Nord perché in qualsiasi ora della giornata, ed in ambedue le direzioni, si procede sempre e solo a passo d’uomo. Via Cassia, per i suoi residenti, non ha alternative e le centinaia di stradine che vi confluiscono, nelle quali negli ultimi decenni sono state costruite migliaia di abitazioni, sfornano a tutte le ore un’auto dietro l’altra. Auto che non possono che riversarsi su Via Cassia, ancora a due sole corsie, percorsa da numerosi mezzi pubblici, dal traffico pesante ed interessata da tanti centri commerciali. Da tempo però si parla della costruzione della “strada di fondo valle” che costituirà una valida alternativa in grado di assorbire buona parte dell’attuale flusso veicolare.  

Il Consigliere Ludovico Todini, del XX Municipio, si è offerto di fornirci tutte le informazioni in suo possesso consentendoci quindi di descrivervi il progetto.

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via-cassia.JPGLa costruzione della cosiddetta “strada di fondo valle” avrà inizio nel 2008 – ci dice il Consigliere Todini –  almeno così è dato sapere e sempre che siano stati risolti i problemi relativi agli espropri ed ai ricorsi agli stessi. Questa nuova strada riguarderà la zona di Tomba di Nerone – Grottarossa  collegando Via di Santi Cosma e Damiano con Grottarossa e Via Ischia di Castro. Inoltre tra Via Santi Cosma e Damiano e la parallela Via al Sesto Miglio sarà realizzato un collegamento subito a valle della scuola elementare  “E. De Filippo”.

La lunghezza complessiva sarà di circa 1.200 metri lineari, ma andiamo con ordine: la strada che collegherà Via di Grottarossa a Via Ischia di Castro sarà lunga quasi 600 metri, con una sezione di 7 metri più i marciapiedi su ambo i lati da 2 metri l’uno ed uno spartitraffico centrale di 50 centimetri mentre il nuovo congiungimento stradale che partirà da Via SS Cosma e Damiano (attualmente senza uscita) fino all’arteria con Grottarossa – Ischia di Castro, sarà lungo anch’esso quasi  600 metri ed avrà una sezione di circa 5 metri più 2 di marciapiede ed una fascia di sosta longitudinale di 1,80 mt.  

Il costo dell’opera sarà poco meno di 3 milioni di euro e mentre il finanziamento e la direzione lavori saranno a cura del  Comune di Roma la relativa progettazione è stata affidata alla società “Risorse per Roma”. Tutta la fase propedeutica è stata lunga e complessa perché si è dovuto provvedere ai cambi di destinazione d’uso delle aree e poi alle varianti urbanistiche tenendo sempre a mente le corrette prescrizioni dell’Ente Parco di Vejo per la salvaguardia e la tutela dell’impatto ambientale coniugato alla indispensabilità dell’opera di pubblico interesse.

piantafondovalle.jpgDa come si evince da questa immagine (cliccatela per ingrandirla) la “strada di fondo valle” consentirà una maggiore funzionalità della viabilità di quartiere garantendo un significativo alleggerimento del traffico. Il primo ed il più importante vantaggio sarà che, chi risiede in quel quadrante, per raggiungere Via Due Ponti, Via di Grottarossa, l’Ospedale S.Andrea  e la Flaminia non dovrà più riversarsi su Via Cassia. Per chiarezza e correttezza – prosegue il Consigliere Todini – anche alla luce degli incontri pubblici che ho tenuto, devo dire che non tutti si sono dimostrati entusiasti del progetto, in particolar modo chi risiede in Via Santi Cosma e Damiano temendo che l’attuale traffico di quartiere si trasformi in una semi-consolare.  Personalmente non prendo parte alla disputa pro e contro, ma rilevo solamente l’impraticabilità attuale della Cassia e la necessità di trovare un rimedio alternativo. 

Secondo me con alcuni accorgimenti strutturali (Passante Nord Ovest, Braccianese Bis, Strada di Fondovalle), altri di nuova disciplina traffico (apertura delle preferenziali, togliere i semafori e lasciare quelli pedonali, interventi sulla disciplina del traffico) e la realizzazione della Linea C della metro, sarà invece possibile avere una visione d’insieme soddisfacente e garantire una migliore vivibilità ai residenti. La cosa che maggiormente mi preoccupa – conclude Todini –  sono invece le nuove migliaia di metri cubi che saranno costruiti lungo l’asse Cassia. Gli sforzi odierni hanno un senso con l’attuale mole di traffico veicolare ma con le altre 70-150 mila persone in più previste dal nuovo Piano Regolatore Generale che il Comune di Roma si è dato, cosa succederà ?  

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3 COMMENTI

  1. Salve , è vero che non si può avere tutto ( e magari subito ) e non vorrei fare la parte dell’ingordo , ma una piccola cosa la vorrei suggerire.

    Basterebbero 20metri, solo ed unicamente dei miseri 20metri, parliamo di 2000 centimetri.

    Il fatto :
    Dal raccordo , l’uscita per l’ospedale s.andrea termina proprio lì e punto.
    O nell’ospedale o nel parcheggio relativo.
    E tutto questo quando a 20 metri scorre via due ponti.
    Assolutamente frustrante vedere a 2000 centimetri la meta ed invece essere costretti a :

    o percorrere il gra fino alla successiva : flaminia e poi tornare indietro ( aggiunta di circa 8km di percorrenza )
    o uscire prima, per la cassia , contribuendo ad ingolfarla ancor più e sorbettandosi il traffico.

    Credo sia un piccolo lavoro che servirebbe a smaltire ed ottimizzare il traffico sulle due strade cassia e flaminia.
    Il beneficio non sarebbe solo per i residenti ma per parecchi utenti anche di transito per quella zona.
    Ringrazio.

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