Home ATTUALITÀ Riprendiamoci via Cassia Antica – Firma la petizione online

Riprendiamoci via Cassia Antica – Firma la petizione online

Galvanica Bruni

Petizione Via CassiaNel 2007 lanciammo la campagna “riprendiamoci via Cassia Antica” (vedi articoli del 31 Marzo, del 7 Settembre e del 16 Settembre) con l’obiettivo di smuovere le acque a favore del ripristino del doppio senso di marcia su Via Cassia Antica dopo che l’apertura del passante nord-ovest, avvenuta nel 2005, aveva fatto venire meno le motivazioni con le quali era stato istituito il senso unico. Non stiamo qui a riepilogare in dettaglio i motivi alla base della campagna: le lunghe file di auto che ogni mattina si snodano sulla Cassia fino a Corso Francia contribuendo innegabilmente all’abnorme tasso d’inquinamento presente su tale zona (anche nel 2007, come nel 2006, stando ai dati delle centraline di rilevamento ARPA Corso Francia è uno dei siti più inquinati di Roma) sono sotto gli occhi di tutti. Così come sotto gli occhi di tutti è deserta (salvo un autobus ogni 20 minuti) la corsia a scendere di via Cassia Antica che se invece fosse percorribile costituirebbe una importante via di fuga per centinaia di automobilisti incolonnati.

Ma l’ATAC si oppone, il Comune di Roma è latitante ed il Municipio, purtroppo, impotente.
Vi rinviamo ai nostri articoli sopracitati per ogni altro dettaglio. Bene, in questi giorni il tema è tornato alla ribalta. Un’esuberante numero di commenti posti ad un recente articolo ha suscitato l’apprezzabile interessamento dei Consiglieri Simone Ariola e Ludovico Todini del XX Municipio che si sono impegnati, il primo come Presidente della competente Commissione Consiliare, a mettere intorno ad un tavolo Municipio, Comune ed ATAC per affrontare in modo risolutivo la questione. Noi vogliamo dar loro una mano.Abbiamo preparato questa petizione on-line che vi invitiamo a sottoscrivere inserendo la vostra mail ed i vostro nome nelle due caselle che trovate in fondo alla petizione. Più saremo e più forza daremo alla nostra richiesta ed all’azione dei Consiglieri.

Continua a leggere sotto l‘annuncio

12.2.2008 – ATTENZIONE – Vi ringraziamo, ma non occorre più firmare la petizione che in data odierna è stata spedita ai destinatari come si può notare in questo articolo: leggere qui.

TESTO DELLA PETIZIONE

Al Sindaco di Roma Walter Veltroni
Al presidente dell’ATAC Fulvio Vento
All’Assessore alla Viabilità del Comune di Roma Mauro Calamante
Al Presidente del XX Municipio Massimiliano Fasoli
Al Presidente della Commissione Mobilità-Traffico del XX Municipio Simone Ariola

Premesso che:

  • In attesa dell’apertura del passante nord-ovest, nel 2002 su Via Cassia Antica, a partire dall’incrocio con via Cassia Nuova fino all’incrocio con via Cortina d’Ampezzo, venne istituito il divieto di transito agli automezzi, con la sola esclusione dei mezzi pubblici, con l’obiettivo di alleggerire il traffico su via Cortina D’Ampezzo
  • L’obiettivo venne innegabilmente raggiunto pur causando di riflesso un appesantimento del traffico in ingresso su Corso Francia, unica direttrice resa quindi possibile in direzione Roma centro
  • Tale appesantimento è diventato negli anni concausa del continuo aggravarsi dell’inquinamento acustico ambientale di Corso Francia, come rilevabile dalle risultanze delle centraline ARPA che dimostrano, sia nel 2006 che nel 2007, come Corso Francia sia uno dei siti più inquinati di Roma
  • Nel 2005 è avvenuta l’apertura del passante a nord-ovest che ha apportato grandissimi benefici al traffico veicolare dell’intera Roma-Nord

Preso atto che:

  • Con l’apertura del suddetto passante sono venute meno le condizioni per il permanere del divieto di transito su Via Cassia Antica a scendere verso il quartiere di Via Clara e via Cortina d’Ampezzo
  • il traffico di quest’ultima è ora definibile esclusivamente come “traffico locale”
  • l’impedire il transito in discesa su Via Cassia Antica è causa di lunghi incolonnamenti ogni mattina su via Cassia Nuova fino a Corso Francia
  • Anche chi, proveniente da via Cassia Nuova, debba recarsi in zona Vigna Clara o debba proseguire per via della Camilluccia o debba salire su via Cortina d’Ampezzo, è inesorabilmente costretto a giungere fino a Corso Francia ed impegnare via di Vigna Stelluti aggravando il già congestionato traffico della zona
  • La carreggiata di via Cassia Antica interdetta al traffico privato è corsia riservata a (pochi) mezzi pubblici che passano a lunghi intervalli (circa ogni 20 minuti) dimostrando così la non utilità della stessa

E considerato che:

  • La Commissione Mobilità del XX Municipio della legislatura 2001-2006 aveva espresso parere favorevole alla riapertura del doppio senso di marcia
  • A Dicembre 2005 il Comando del XX Gruppo di PM ha espresso altrettanto parere favorevole
  • Il 3.12.2006 l’attuale Commissione Mobilità del XX Municipio ha reiterato tale parere
  • In data 9.1.2007 il Consiglio del XX Municipio ha votato la Risoluzione n.1/2007 chiedendo il ripristino dl doppio senso di marcia su via Cassia Antica

I sottoscritti cittadini, come in calce identificati, chiedono l’abolizione del divieto di transito in via Cassia Antica affinché la stessa torni alla sua naturale funzione di via di veloce collegamento fra due zone cittadine densamente abitate.

12.2.2008 – ATTENZIONE – Vi ringraziamo, ma non occorre più firmare la petizione che in data odierna è stata spedita ai destinatari come si può notare in questo articolo : leggere qui

Cittadini che hanno firmato lapetizione

 

Serenella Mazzoni
Alberto Ricci
donatella montagna
Daniela Baldini
Susanna Battiato
pierlorenzo della vedova
Antonio Pepoli
riccardo bracci
Gloria Cherubini
Filippo Fazio
claudio Vitali
Simone Pietrosanti
simona boschi
Pilar Blanco y Pinol
manuela iadanza
Rosa Maria NIcolai
Antonio Zanetov
marco guerci
duilio guerci
marta guerci
Lorenzo Poggioli
loes kamsteeg
Matteo Barboni
Livia Balzano
Carla Vasile
francesca di donna
STEFANO TURCO
Valentina Cotone
fiorela razzaboni
Matteo Megna
Alvise Di Giulio
Giuseppe Sbardella
Alberto Cannavò
letizia fagotto
Alessandro Rocchi
daniela gioffrè
anna giambartolomei
Francesco Belladonna
adriano d\’angelo
Andrea Vertecchi Sabatini
Chiara Di Giovenale
Claudia Rinaldi
Fabio Santi
Serena Pavani
giovanna zanardo
RENATO MONTELEONE
Sveva Padova
Marialuigia De Guglielmi
Lilia MARIA
Silvia De Guglielmi
Clara Rossi
Sandra Bevilacqua Giannoccaro
silvia santori
Maurizio Dellatorre
antonio fiorentini
Loredana Ciocca
barbara mallucci
Andrea Quagliarini
Elena Virno
Maria Mazzarella
Giuliano Pilati
Maryhellen Segatta
Franca Baldascini
Liana Lolli
Simona Petruzzi
Enzo Liguori
arianna pirandola
Alice Guerra
eodele bellisario
sabella sorvillo
tommaso bellisario
Carlalberto Iacobucci
arturo caudullo
latizia cafasso
adriano salata
letizia ziaco
sergio carminati
carlo leo
Umberto Sarli
carlo latour
simona righi
carla maria zamperetti
Emilio Belcastro
simone borsese
Roberto Colica
marco zattini
Michele Pandolfo
marco zucconi
Diego Giuliani
Giuliana Sanzani
Edoardo Menichini
rocco segreti
Francesco Pilo
Martina Battistich
patrizia
romano petruzzi
Stefano Barra
Mario Masi
Pierluigi Erbaggi
Giacomo Virone
Stefano G.
claudio cafasso
Camillo Corsetti Antonini
Barbara Bracci
Fabrizio Azzali

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67 COMMENTI

  1. Gentili Signori, lunedì scorso chiudevano la strada che dalla Giustiniana porta a Prima Porta, una frana non si sa ne dove ne come, soltanto non si passa creando non pochi problemi alla viabilità.
    Per fare il raccordo ed andare in ufficio dai 20 minuti che ci volevano siamo passati alle 1.30 – due ore quando va bene e non ci sono incidenti, con una occlusione alla rampa della Flaminia.
    Ora io mi domando intanto informare la cittadinanza di ciò che è successo e quanto tempo occorre per sistemare la cosa, due quando Prima Porta avrà la sua uscita dal raccordo, finalmente non intasando in modo vergognoso il raccordo?
    Quanto si impiega a fare i lavori del raccordo? non è possibile che si vada avanti per secoli senza che nessuno dica nulla e faccia nulla.
    Altro dilemma, vorrei sapere perchè alcuni punti della Giustiniana e altri dell’uscita raccordo sono al buio.
    Ancora le strade con tutte le sue buche quando si presume che vengano riparate a discapito degli automobilisti ma principalmente dei motociclisti?
    Grazie se qualcuno vuole rispondere gliene sarò grata.
    Patrizia

  2. Ciao Claudio e ciao Fabrizio, ho provveduto a firmare la petizione per il ripristino del doppio senso di circolazione in Via Cassia Antica. Mi aspettano delle giornate campali, quindi vado un po’ di corsa, ma passerò parola. Vi auguro buona giornata e GRAZIE. Un abbraccio.
    Giuliana

  3. Anche io ho firmato, con piacere, questa petizione che spero giunga ai nostri politici, tanto a livello di XX municipio quanto a livello del sindaco.
    Mi permetto un commento extra petizione che potrebbe essere utile: su quella strada, attualmente dedicata a traffico locale e, soprattutto, traffico atac, spesso si trovano macchie d’olio estremamente pericolose rilasciate dagli autobus in discesa e salita. Qualora venisse riaperta al normale passaggio, poniamo grande attenzione alla sicurezza. Chi ha mai avuto a che fare con macchie d’olio per strada, sa bene di cosa parlo: non sono affatto piacevoli, soprattutto se il guard rail si avvicina inesorabile e le gomme non fanno attrito con l’asfalto!

  4. Ma siamo impazziti? Lì c’è una delle poche PREFERENZIALI BUS di Roma Nord. Giusto il XX poteva prendere in considerazione una sì sciagurata decisione. La mobilità dolce (bici) o pubblica è già stata fin troppo schiacciata da scelte irrazionali e sperpero di risorse per acquietare l’insaziabile Leviatano maghina.
    I bus (e la bici) non la prendono solo i domestici extracomunitari delle bionde impellicciate che sfilano con 7 ridicole tonnellate di SUV per Vigna Clara. Per diminuire il traffico bisogna rendere più difficile l’abuso della maghinetta, FAVORENDO CONCRETAMENTE I MEZZI PUBBLICI!
    AVe caiofabricius VALE

  5. caro caiofabricius, pur condividendo la stigmatizzazione “delle bionde impellicciate che sfilano con 7 ridicole tonnellate di SUV per Vigna Clara” (figurati che io odio chi porta le pellicce e trovo ridicoli quelle che si comprano transatlantici SUV per portare il pupo a scuola) non riesco a capire dove sia l’utilità di tenere in vita una corsia preferenziale operante per circa trecento metri che tuttavia provoca un afflusso di traffico pestilenziale ed ammorbante dalla cassia verso il centro. visto che ti piace tanto la bici, perchè non provi a fare un giretto per corso francia, tanto per fare un esempio? i polmoni di chi abita lì valgono meno degli altri?

  6. Scusi, ma preferenziale per chi? Per l’Atac che incassa e per i residenti di via Cortina d’Ampezzo che vogliono uscir di casa senza trovare una macchina?
    Mentre tutto il quadrante di Roma nord è penalizzato e canalizzato in fila lungo la cassia e corso Francia? Questo è il modo intelligente di combattere lo smog? Con l’apertura del passante a nord ovest non c’è più bisogno di tener chiusa la Cassia antica a scendere!! Cordiali saluti, Monica.

  7. MA CHI HA AVUTO L’IDEA DI QUESTA FOLLIA?????
    Adesso che dopo anni di caos finalmente si respira (si fa per dire) appena meglio, VOGLIAMO RI-CREARE IL CAOS A PIAZZA GIOCHI DELFICI????
    Una buona metà delle auto provenienti dalla Cassia verso il Centro (Ponte Milvio ecc..) ricomincierebbero a transitare per Piazza Giochi Delfici/Vigna Stelluti. AVETE PENSATO AGLI EFFETTI DI UNA SIMILE STUPIDAGGINE????
    Mi meraviglio del Blog che dovrebbe tutelare la vivibilità del nostro quartiere…

  8. Per la tranquillità e la serenità di tutti vi informo che prima di intraprendere qualsiasi iniziativa si effettuerà un periodo sperimentale di prova per verificarne i benefici. In caso contrario non sarebbe un problema nè un costo eccessivo fare marcia indietro!
    Cordiali saluti, Simone Ariola.

  9. e così invece di ricreare il caos a Piazza Giochi Delfici lo ricreiamo a via Cassia, Corso Francia, via di Vigna Stelluti, ed infine di nuovo a Piazza Giochi Delfici. Complimenti!

  10. Egr. Roberto Colica, io personalmente sono estremamente convinto della bontà dell’iniziativa e dei suoi benefici, altrimenti non la caldeggerei da anni! Ma poichè qualcuno ci vuol far credere che sia un’idea scellerata, solo per salvaguardare i propri privilegi, a discapito di tutti i cittadini che sono costretti a percorrere la Cassia per rimanere bloccati nello smog di Corso Francia, come si dice a Roma “gli leviamo la sete con il prosciutto”! …magari due mesi di sperimentazione, o ancor meglio di simulazione, (così da avere anche un rapporto serio della Polizia Municipale) così da metterli a tacere con prove inconfutabili! Cordiali saluti, Simone Ariola.

  11. Ahi ahi ahi , non vorrei che in questo caso , si stia ritrovando l’italica abitudine del “dappertutto ma non nel mio giardino”, “ovunque ma non nella mia strada”.

    Ora , anche a me piacerebbe che pochissimi transitassero per la mia strada , magari con il motore silenziato ed a bassa velocità.
    Mi rendo conto che però non si può fare.

    La vivibilità di un quartiere non si misura solo ed esclusivamente con la propria piazza o via , ma nel complessivo.

    Il traffico sulla cassia “a scendere” – ad ogni ora del giorno – è decisamente troppo, bisogna trovare un’alternativa che sblocchi parte di quel costante ingolfo.
    Non è possibile che per arrivare ad esempio a ponte milvio , debba stare in macchina per quasi un’ora quando sulla parallela transita una macchina ( o bus in questo caso ) ogni 15″.

    Capisco che il traffico su piazza giochi aumenterebbe ma parallelamente diminuirebbero le sofferenze di chi scende dalla cassia.
    Aumenterebbe sì in piazza giochi ma diminuirebbe a corso francia, vigna stelluti eccetera.

    I cui residenti non sono da considerarsi cittadini di serie b.

    A tornare indietro si fa sempre in tempo ma sarebbe invece tempo di trovare soluzioni alternative a quelle attuali.

  12. caro Roberto Colica,
    mi dispiace sinceramente per il perenne intasamento e la puzza di C.so Francia, ma, malgrado io venga nel Vs quartiere da 29 anni (da S.Giovanni) NON HO MAI CONTRIBUITO ad emettere inquinanti o rubare spazio, appunto perchè vengo in BICI dalle splendide CICLOVIE TEVERE o AUDITORIUM o il recente bellissimo anello ciclabile di Prati Cavour-Angelico (passando poi da Orti della Farnesina , non sono un suicida) o , nelle sempre più rare giornate di pioggia prendo i Bus che mi preme di TUTELARE COME Si IN FA TUTTA L’EUROPA CIVILE!

    Le “poche” bici e i “pochi” BUS (veramente ci transitano 3 linee, tra cui
    il fondamentale 301, e poi converge anche il 446 che si bloccherebbe in un INFERNALE IMBUTO di P.za Giochi Delfici, come qualche saggio lettore nota) sono fastidiosi e superflui agli occhi di chi si crogiola in pessime abitudini, ossia avere sempre l’automobile o la moto sotto il c. e pensa che il TRAFFICO (come la monnezza) SIA UN PROBLEMA DELL’ALTRI (“anvedi quanti hanno preso la maghina oggi”) e disprezza i diversi, i minus habens che scelgono di vivere più civilmente, pur avendo sicuramente più cultura e considerazione della città, dei suoi abitanti, soprattutto deboli e accerchiati da tumori ed asma cronica, e del proprio prezioso tempo libero.

    Gli autobus sono vecchi e stracolmi secondo un trito LUOGO COMUNE: quando non vado in bici prendo i bus e poichè sono un ricercatore, forse un pòparanoico, ho stilato neglio anni una personale statistica da cui si evince che in almeno il 70% dei miei migliaia spostamenti bus mi son seduto e ho placidamente letto su vetture comode e nuove (l’anno di immatricolazione è ovviamente pubblico, le leggende metropolitane tuttosommato pure, ma meno scientifiche). Lo sò può sembrare addirittura una provocazione, ma una banale realtà in una città dove i bus son considerati per cittadini
    socialmente disagiati e quindi visti con sospetto e poco usati, e spesso
    addirittura delegittimati e calunniati,…
    BISOGNA SCEGLIERE!
    E tutto il mondo civile ha scelto: per rendere vivibili le città meno fetide auto e meno rombanti moto e più bus e più bici, MA CONCRETAMENTE , con + spazi e + risorse, non con chiacchiere e leggende metropolitane autoassolventi prolunga pessime abitudini.

    Concludo con uno slogan esplicativo:
    > > BICI E BUS CAMPANO
    > > OVE LE MAGHINE CREPANO.

    E invio anche una mia poesiola:
    > >
    > > INVOCATIO DEI ROMAE adversus SUVnormalia
    > >
    > > Oh che sciagura miei Quiriti
    > > ve siete tutti rincojoniti
    > > le sacre Mura o i Colli aviti
    > > pè quattro feticci avete traditi.
    > >
    > > Li scatoloni de nero feraccio
    > > sbracati ‘n piazza a puro casaccio,
    > > Bernini er genio diventa n’ poraccio
    > > barocco? no, ‘n parcheggiaccio.
    > >
    > > E le funtane der Farnese godimento
    > > nun sò libbere manco ‘n momento,
    > > la Biaggiotti c’a’ speso ‘na cifra
    > > faceva mejo a restaurà là in Sira.
    > >
    > > Incazzati e vijacchi corete da ‘nfami
    > > rallentate? seee, manco domani !
    > >
    > > Sorcicorrenti senza coraggio,
    > > incubo de’pischelli p’ogni paraggio.
    > >
    > > Er vecchio ciclista molto più saggio
    > > pè lui la vita è sempre ‘n belmaggio
    > > cià millant’ anni e pedala sereno
    > > de Roma gode ogni tereno…
    > > ma er SUVnormale vommita veleno
    > > davanti all’asilo và come ‘n treno,
    > >
    > > e se c’è libbero ‘no spazietto
    > > a pisoprincipessa cor su’ cagnetto
    > > la smart sua ce infila a peletto.
    > >
    > >
    > > Uolter nostro li devi fermà
    > > un bel dossone je devi piazzà
    > > le suspensioni faje spaccà
    > > se d’annà piano vergogna je fa,
    > > faje ‘na foto, falli pagà
    > > devono piagne fino a stramazzà,
    > > l’autovelocse nun delegittimà
    > > mettine cento e falli funzionà
    > > tante criature se possono sarvà!
    > >
    > > E Voi Dei de Roma c’accazzo state a fà?
    > > L’Urbe sfregiata ‘sta a soffocà!
    > > Giove Tonante li voi furminà?
    > > Minerva Saggia sotto falli cacà
    > > Marte Possente viecce a sarvà!
    > > Ellenico Ercole te stanno affumicà
    > > proppio davanti a Bocca da Verità…
    > >
    > >
    > >
    > > AVe caiofabricius VALE

    P.S. Troppo divertente il termine “sperimentazione temporanea”…

  13. Caro caiofabricius,

    in linea di massima le corsie preferenziali non sono errate (anche se sarebbe più giusto abbinarle ad un servizio di trasporto pubblico – su gomma e soprattutto metropolitano – decisamente più adeguato) ma in questo caso specifico mi permetta di dissentire.
    Una corsia preferenziale così strategicamente posizionata al centro della viabilità del nostro Municipio è solamente deleteria, almeno da quando è stato realizzato il Passante a Nord-Ovest!
    Lei forse non può capire bene la situazione (viene da S. Giovanni e perciò non la fa in mattinata) ma dall’incrocio delle due “Cassie” fino all’Olgiata c’è una fila infinita di auto!
    Qualsiasi aiuto sarà gradito per diminuire tale ingorgo!
    Piccolo esempio: io vivo sulla cassia zona S. Godenzo, per andare in Municipio (piazza Mazzini) impiego dai 40 ai 60 minuti! E sono vicino!!

    Quando chiedemmo in consiglio di “aprire” Via Cassia Antica fui uno dei promotori e ora d’accordo con altri consiglieri proveremo a vincere la “guerra”.

  14. Per andare a P.zza Mazzini da Ponte Milvio c’è una comoda e sicura CICLABILE Capoprati-Angelico: in 10′ è al lavoro, frizzante e senza spese, nè CO2 nè particolato nè rumore nè puzza, Le saranno grati i suoi familiari , amici e concittadini del quartiere.
    Non scherzo, mi creda, io ci metto un’ora (ma con la maghina non meno di 40′), ma tutta salute, tasca, cuore, cervello , umore, autostima, nessun problema di park nè di carburante. Sembra follia, lo sò, ma perchè mai nel resto d’Europa lo fanno in molti?

  15. Caiofabricius,
    lo faranno anche in molti, non ne dubitiamo, ma cominciamo col dire che Roma prima di tutto è un saliscendi continuo (siamo o no la città dei 7 colli ?) e non tutti hanno cuore, polmoni e gambe come lei per pedalare per lunghi tratti.
    Ed inoltre il tratto di Via Cassia di cui qui dibattiamo, interessato da file kilometriche tutte le mattine a partire dall’Ospedale S.Pietro fino al termine di Corso Francia non ha, nè si presta purtroppo, una pista ciclabile.
    Ma poniamo pure, come da lei suggerito, che a Ponte Milvio io sia disposto ad inforcare una bici per andare a Piazza Mazzini, ma fino a Ponte Milvio come ci arrivo, con la bici in spalla ? Cosa dovrebbero fare secondo lei le migliaia di residenti, fra i quali donne ed anziani (tutti lavoratori, guardi bene e non signore impellicciate in SUV come sdegnosamente da lei denunciato), che tutte le mattine debbono recarsi in direzione centro, inforcare una bici e lanciarsi a zigzagare in mezzo al traffico ?
    Sia realista, stia con i piedi per terra e non sui pedali perchè questa è la realtà di Via Cassia ed è per questo che, in assenza di altre immediate soluzioni, ci battiamo affinchè sia possibile usufruire di un tratto di 500 metri deserto (sul quale passa solo un bus ogni 20 minuti) ma guardato a vista da un ausiliario del traffico nascosto nell’inclave di una villa (a protezione della tranquillità di cosa e di chi, ha provato a chiederselo ?). Ripeto, non stiamo chiedendo l’abolizione di una corsia riservata lunga qualche kilometro, stiamo parlando di 500 metri.
    Sia cortese, ci faccia un giro una di queste mattine verso le 8.30 perchè pontificare, mi scusi il verbo, senza conoscere e soffrire sulla propria pelle la realtà specifica è fin troppo facile.

  16. Caro Caiofabricius , magari se la dovessi inviatare a casa mia o dalle mie parti , credo che abbandonerebbe la bicletta ( o la maghina ) e riprenderebbe la biga.

    Salga , salga in bicicletta fino alla zona dell’ospedale s.pietro.

    Roma è nota oltrechè per le sue bellezze storiche ed architettoniche anche perchè si posa su 7 colli.

    Ma secondo lei io posso andare in giro per lavoro sfacchinando per 7 colli ?

    Mi va bene la domenica , lo faccio spesso di prendere la bicicletta e di andare con la famiglia lungo la ciclabile.
    Ma la domenica o comunque i festivi.

    Francamente a pedalare e sbuffare in giacca e cravatta per andare a lavoro non mi ci vedo , non lo trovo molto esaltante.
    La mia autostima di persona sudaticcia ed accaldata ( o infreddolita, dipende dalle stagioni ) non si accrescerebbe.

    Eppoi , come arrivo per tempo a ponte milvio ?
    Sempre in macchina.
    Dopo 1 ora di fila ?
    E dopo un’ora ( minimo ) di fila secondo lei, “ciò” ancora voglia di sgambettare in bicicletta ?

    O per arrivare in tempo a che ora mi debbo alzare a per fare il percorso autobus+bicicletta ?
    La vita è già dura per conto suo , perchè peggiorarsela autonomamente ?

    Nel perimetro di roma potrebbero entrare – se non ricordo male – milano, napoli e bologna.
    Mica poco.
    E mica abitiamo nella piatta amsterdam.
    A san francisco non ne ho visti tanti di ciclisti.
    Evidentemente è anche una questione di conformazione diterritorio

    Proviamo a velocizzare il traffico, ne beneficerebbe l’ambiente ed il sistema nervoso dei guidatori.

  17. Mi dispiace occupare ancora spazio, ma, anche per cortesia, debbo rispondere.

    Non pontifico, suggerisco da lunga esperienza, giacchè sono 29 anni che ci vengo nelle strade da voi citate, ribadisco in bici o in bus (che difenderò in tutte le sedi amministrative).

    Innanzitutto con le leggende metropolitane ci si autoassolve e si cullano cattive abitudini, ma non si va da nessuna parte e i problemi personali e collettivi si aggravano.

    Le linee autobus più importanti (301 e 446) hanno frequenze inferiori ai 10′ nelle ore di punta, mentre per il comodissimo 224 fino a MetroLepanto e per il 201-220-222-223 le frequenze sono effettivamente sui 20′ ma facilmente controllabili su internet (sito atac, digitando ad es 224 A o R e cliccando sulla fermata compaiono tempi di attesa ed eventuali coincidenze, comodissimo e facilissimo, provare per credere, io esco 3 minuti prima dall’ufficio ed ecco che arriva, eventualmente anche da telefonino). Oppure a piazza Mancini decine di coincidenze e la frequente (3-4′ al max) metroleggera 2 per P.za del Popolo. Io mi siedo quasi sempre e leggo libri , non perchè sia maleducato o fortunato, solo che c’è quasi SEMPRE posto. Sono 7 linee, 8 col 911 a Giochi Delfici, spero lo sappiate, molti miei giovani colleghi inczti NO ad esempio, per loro solo motori e lamenti contro il traffico (causato dagli “altri”, ovviamente). Certo non tutti i tipi di lavoratori possono usare i bus, ma se è ridicolo pretendere che un idraulico porti il suo materiale sui bus, non vedo perchè le MIGLIAIA di persone che raggiungono la stessa scuola, banca, ufficio non si comportino come altri milioni di loro colleghi europei.

    Ma io da S.Giovanni a Tomba di Nerone (18 + 18km) ci vengo soprattutto in BICI e non sono nè giovane, nè atletico, nè olandese, nè marziano, nè in possesso di avveneristici modelli carbonio da pochi etti. Anzi la mia cara ma pesantuccia Bottecchia (che mi sono regalato col primo stipendio appunto 29 anni fa) mi accompagna fedele e ancora luccicante.
    Senza sforzi pazzeschi, visto che l’unica vera salita è quella oggetto di questo Post (i terribbili tornanti di Sgaravatti ) e che solo dopo qualche giorno si entra in un minimo di allenamento, quel pochissimo che ci vuole per muovere senza fantozziani sudori un mezzo semplice e collaudato come la bici.
    E poi l’alibi AUTOASSOLUTORIO più diffuso, i “famosi 7colli”, almeno quelli originali a sinistra Tevere, sono al massimo alti 50 metri e il Fiume scorre a 20, quindi con RIDICOLI dislivelli di 20-30 metri, non c’è proprio bisogno di emulare Coppi.
    Il freddo vero a Roma è davvero raro e con un buon giacchetto tecnico e dopo qualche pedalata è presto dimenticato ( non a caso le più convinte cicliste romane sono le allegrissime mamme!).
    Ribadendo che Ponte MILVIO è diventato uno STRATEGICO NODO CICLABILE (con comodi e sicuri collegamenti verso M.llo Giardino, Mazzini, Prati, Cavour; Tevere, S.ngelo, Centro, Trastevere, Bocca della Verità, Circo Massimo, FAO, Caracalla, Colombo OPPURE Tiziano, Auditorium, Glori, PARIOLI, Moschea, Olimpica, Villa ADA, Salaria, Sempione; Belle Arti, Villa Borghese …
    e dai e annamo, provare per credere!)
    rimane l’arcano come arrivarci: ci sono LARGHI E DESERTI MARCIAPIEDI sulla Cassia e poi la meno trafficata e soprattutto meno veloce Orti della Farnesina.
    Provate almeno una settimana, già al mercoledì non vi sentirete così fuori luogo….

  18. A me non dispiace rubare spazio , tanto non si paga.
    Spero perlomeno, sennò sono rovinato.

    Caiofabricius, vorrei toccarla , quantomeno sfiorala.
    Chissà che non ne tragga profitto in termini di dea bendata, non mi fraintenda,

    Trovare una persona che trova sempre il posto in autobus, che attende meno di 10′ il 301 nelle ore di punta ( giuro che quando arriva all’altezza del s.pietro è già diventato 903 ! ), che esce dall’ufficio ed oplà ecco l’autobus ( vuoto ), una persona davanti alla quale i marciapiedi della cassia si aprono come il mare di fronte a noè ( larghi e deserti , ma ‘ndo stanno ? ), mica è roba da poco !

    Sul fatto che migliaia di persone a roma potrebbero usare i mezzi pubblici è vero.
    Impiegati statali, comunali, provinciali, bancari o comunque in attività “fissa” di ufficio.
    Potrebbero gli uffici, fornirli di tessera trasporti a prezzi ridotti o particolari.

    E’ anche vero che i mezzi pubblici fanno schifo.
    Sono pochi eppure fanno schifo o fanno schifo perchè sono pochi, non lo so.
    Ma le poche volte che ultimamente ne ho usuifruito, ne sono uscito con una sensazione di sporco unto e di promiscuità non voluta.
    Non pretendo mica un monolocale sul 301.
    Ma pretento di non stringere il palmo su una barra di alluminio scivolosa e grassa.
    Pretendo di sedere su un sedile senza paura di non potermi più alzare perchè bloccato dal chewingum.
    E vorrei non vivere nel dubbio causa affollamento – quando sono sul bus – se quello che avverto alle spalle è un ombrello o chissà…( comunque mi sposto , non si sa mai )
    A quel punto quasi quasi preferisco una mezzoretta ( e magari più ) comodo in macchina.
    Da solo.
    Notare, lì il posto a sedere lo trovo sempre , non leggo ma ascolto la radio.

    La metro è al momento un mezzo agognato e sconosciuto per gli abitanti di roma nord , in genere.
    Con un sindaco a km zero in quanto a trasporti al momento siamo fermi , anzi in macchina.

    Detto questo sono convinto che una viabilità migliore, migliora la vita.
    Degli uomini e degli uccellini.
    Percorrere la cassia – nello specifico – in maniera più fluida non può che essere benefico per tutti.
    A proposito dove sono i vigili , sempre , ma in particolar modo nelle ore di punta ?
    Aiuterebbero , forse.
    Perchè costringere migliaia di auto a file interminabili quando sarebbe possibile dimezzare il tempo aprendo un’alternativa ?
    Alternativa tra l’altro poco, pochissimo sfruttata.
    Proviamoci perlomeno.

  19. Pur non disdegnando le Vs attenzioni che immagino mirino ad attirare i favori della Dea bendata (in effetti, mò che ce penso, quando mille anni fa si studiava insieme, i miei colleghi poi prendevano sempre 30…), Vi pregherei di essere superiori ai luoghi comuni e ad es. collegarsi al sito ATAC per il 224 e seguire quanto io faccio con somma praticità (ovviamente qualche volta, causa cattivo collegamento satellitare o autista birichino o incidente o guasto vettura le cose non vanno lisce, ma la perfezione non è di questo mondo, e comnque siamo in un margine d’errore del 10-20%, se volete vi invio noioso ma esplicativo resoconto/tabulato).
    Gli autobus non sono così sporchi e vecchi ribadisco, certo si potrebbe avere di più, ma hanno sui 5-7 anni che non mi sembrano così tanti per vetture pubbliche , tra l’altro costosissime. E’ vero qualche volta ci sono persone disperate e maleodoranti, ma nella stragrande maggioranza dei casi i miei compagni (si può dire qui?) di viaggio sono onestissimi e dignitosissimi lavoratori e lavoratrici stranieri , spesso con allegra e colorita prole al seguito (ah finalmente un pò di vita, e non isteria mortifera da conquista cm di asfalto contro l’altra maghina nemica…).
    Comunque non è con l’eliminazione della civilissima preferenziale e, soprattutto, INTASANDO P.za Giochi Delfici, che si favorisce il mezzo pubblico, se mai ci fosse stata questa nobile intenzione.
    I LARGHI E DESERTI MARCIAPIEDI esistono eccome! (ribadisco CI PEDALO -piano, con prudenza e rispetto per i pur rari pedoni che hanno la precedenza- DA ‘ANTANNI), ma concentrandosi troppo sul volante alla fine NON SI VEDE PIU’ LA REALTA’ che ci circonda: come la bellissima giornata di tramontana luminosa di oggi che ha trasformato il mio pendolarismo noioso in una meravigliosa passeggiata fra Mura Aureliane-Cormorani e Ballerine Gialle sulla Banchina- piazze barocche e vicoli rinascimentali fino ad arrivare alla VS Cassia in un’ora che non è poco nel bilancio di una giornata ma almeno ho goduto e rispettato la mia ALMA ROMA! (e ho consumato calorie e posso strafogarmi senza complessi di colpa…)

  20. Caro caiofabricius, rispetto le sue idee.

    So benissimo quanto sia bello andare in bicicletta e, a costo di scandalizzarla, so benissimo anche come è bello recarsi al lavoro a piedi (io lo faccio spesso impiegandoci circa un’ora).

    Ma il punto non è questo. Il punto, torno a ripeterglielo, sono i polmoni e le orecchie di chi abita a Corso Francia e strade limitrofe.

    Il punto è che non tutti sono nelle condizioni fisiche per poter pedalare o camminare a lungo.

    Il punto è che una corsia preferenziale di pochissime centinaia di metri è un non-senso (a meno che non cerchiamo il vero senso che è quello di far cassa per l’ATAC o come diavolo si chiama adesso).

    Il punto è che si diventa vecchi alle fermate degli autobus, checchè lei ne dica bollando le esperienze di quotidiana vita vissuta di tante persone come “luoghi comuni” (chissà poi perchè: mi perdoni ma ciò farebbe pensare che, al contrario di ciò che scrive lei non abbia mai preso un autobus!).

    Certo a tutti piacerebbe godere di una bella passeggiata di sole tra passerotti cinguettanti e simpatici compagni di viaggio, ma piaccia o non piaccia, purtroppo non è sempre possibile, come è agevole rendersene conto.

    Dunque, gentile amico, cerchi di essere più realistico e non abbia paura di vedere la realtà delle cose. Gli abitanti di Corso Francia e strade limitrofe gliene saranno grati.

    Cordialmente
    roberto colica

    P.S.: visto che si compiace di atteggiarsi a fustigatori di costumi, le ricordo comunque che passare in bicicletta sui marciapiedi è vietato sia dal codice della strada che dalla buona educazione

  21. Caro Roberto Colica anch’io rispetto le sue, ci mancherebbe,

    rispondo a Lei e poi chiudo perchè sembra che solo io sia contrario e immagino stia diventando noioso per gli altri lettori.

    Mi dispiace che se la prenda con me (ma me lo merito , come tutti quelli che si espongono..W i Furbi e gli Ignavi che campano meglio), mentre qualche messaggio fa le facevo notare che , in fondo, dovrebbe essermi grato perchè Le ho risparmiato almeno 7250 transiti (29 anni x 250 giorni) della mia fetente ed ulteriormente intasatraffico maghinetta (anch’io ce l’ho , eh!) sotto le finestre di casa sua.
    Comunque al volo:
    gli autobus li uso e li conosco bene, se ha avuto la pazienza di leggere i miei precedenti post con puntuali notazioni che non possono nascere se non dall’esperienza. Bisogna vedere cosa si pretende e si vuole dalla vita: preferisco aspettare il bus che duellare al volante, ma sono fortunato perchè non mi pesa.
    I marciapiedi sono dei pedoni e sò che la mia bici è abusiva e mi comporto con estrema umiltà, ma in tutta Europa e ultimamente a Roma si sta ovviando alla mancanza assoluta di spazio, creando piste ciclopedonali condivise, ovviamente laddove è possibile per larghezza e fruibilità. E’ così anche a Berlino e Copenaghen e con un pò di reciproco rispetto entrambi gli UTENTI DEBOLI possono convivere, e bene (il pericolo per i pedoni sono le isteriche velocità dei senzaregole in maghina).

    Tra il Rispetto del PROSSIMO E DELLE REGOLE metterei anche gli ausiliari TPL che permettono ancora che esista una vera e utile preferenziale a via Cassia : senza lo spauracchio di una SACROSANTA multa, sarebbe solo un’inutile striscia disegnata per terra.

    Per finire questo non mi sembra l’abbia scritto un ciclotalebano come me:
    “MA CHI HA AVUTO L’IDEA DI QUESTA FOLLIA?????
    Adesso che dopo anni di caos finalmente si respira (si fa per dire) appena meglio, VOGLIAMO RI-CREARE IL CAOS A PIAZZA GIOCHI DELFICI????
    Una buona metà delle auto provenienti dalla Cassia verso il Centro (Ponte Milvio ecc..) ricomincierebbero a transitare per Piazza Giochi Delfici/Vigna Stelluti. AVETE PENSATO AGLI EFFETTI DI UNA SIMILE STUPIDAGGINE????
    Mi meraviglio del Blog che dovrebbe tutelare la vivibilità del nostro quartiere…”

  22. <p><p>Chi ha avuto l’idea di questa follia ? Fabrizio e Claudio, gli autori di questo Blog<br /><br />
    https://www.vignaclarablog.it/contatta-vignaclarablog/chi-siamo/
    che pur non abitando sulla Cassia, ma un po’ più a valle, nè su corso Francia sono consapevoli e condividono con i loro amici, conoscenti ed i lettori che vi risiedono l’estremo disagio sofferto tutte le mattine, da anni, nel percorrere questa direttrice obbligata. Ci dispiace per il lettore Luigi Artoni, ma questo Blog non ha una visione così ristretta, quasi corporativistica, del concetto di quartiere. Vigna Clara e dintorni non è solo piazza Giochi Delfici ma anche se lo fosse ci saremmo battuti comunque contro questa vessazione. Siamo convinti più che mai, vista l’alta adesione alla petizione e l’elevato numero di commenti a favore, di aver imboccato la strada giusta, al momento in divieto transito ma, ce l’auguriamo, ancora per poco.<br /><br />
    VignaClaraBlog

  23. Ritengo che se riaprissimo Via Cassia a doppio senso eviteremmo:
    – un giro vizioso a chi si deve recare a Via Cortina d’Ampezzo dal’inizio di Via Cassia Antica risparmiando oltre 2 KM di percorso e 2 minuti di percorrenza senza calcolare il semaforo di Via Cassia.
    – tempi di percorrenza lunghissimi a chi si deve recare sempre da Via Cassia a Via della Camilluccia risparmiando 4/5 minuti ed 1 chilometro circa.
    Il tutto senza tenere conto della diminuzione di traffico su Via di Vigna Stelluti tappa obbligatoria per chi dalla Cassia si debba recare a Via della Camilluccia ed oltre.
    Basta controllare i percorsi su Google Map.
    Un risparmio quindi di tempi di percorrenza, di chilometri percorsi e quindi di inquinamento.

  24. Potremmo anche inscenare una protesta civile riunendoci in un gruppo numeroso e passando ripetutamente a turno sulle strisce pedonali di Via Cassia dove si trova la corsia preferenziale.

  25. Se possibile, aspettiamo gli esiti di una riunione in cui ho convocato sia il VII Dipartimento che l’Atac. Poi se ce ne fosse bisogno qualsiasi forma di civile protesta può esser buona! …Chiaramente il mio è solo un consiglio!
    Cordiali saluti, Simone Ariola – Presidente Commissione Mobilità-Traffico Municipio Roma XX.

  26. però a questa riunione porti pure la stampa della petizione con tutte le firme (e magari anche tutti i commenti) se no a che è servita ? grazie

  27. Concordo quanto già scritto da Fabrizio Azzali e vorrei aggiungere:
    – coloro che dall’inizio della Cassia(provenienza da Ospedale S.Pietro) devono andare a piazza Giuochi Delfici e dintorni o in Via della Camilluccia,sono costretti a percorrere la Cassia fino al bivio con Via di Vigna Stelluti oppure alla traversa precedente,ma comunque sempre ingolfano il traffico locale. Riaprendo la viabilità sulla Cassia nei due sensi ovviamente tutto questo sarebbe superato. Inoltre attualmente molti automobilisti per evitare il caos e risparmiare tempo ,svoltano in Via Pareto per svoltare quindi a sinistra sulla Cassia in direzione Piazza Giuochi Delfici in un punto dove non solo è vietatissimo,ma anche pericoloso: credo che siamo stati in molti testimoni di incidenti in quel punto!!!

    Un risparmio quindi di tempi di percorrenza, di chilometri percorsi,di inquinamento…e di incidenti!!

  28. Penso che sia un’ottima idea, il mio ragazzo abita a Viala Cortina D’Ampezzo e io ogni volta x arrivarci devo fare un giro assurdo o peggio sono arrivata a coprire la targa dello Sky x non farmi fare la multa dagli operatori dell’Atac.

  29. Caro Fabrizio,
    leggo con piacere i commenti e le adesioni così favorevoli all’appello ‘RIAPPROPRIAMOCI DI VIA CASSIA ANTICA’, me li aspettavo poiché nel Comitato di Quartiere “Cassia/Flaminia” raccolgo da anni lamentele e critiche alla sciagurata attuazione della ‘Corsia preferenziale “ e per la cui soppressione continuo a combattere. Pertanto anch’io mi associo alla tua attuale petizione e alla protesta civile e visibile sulla Via Cassia Antica della quale, come ti avevo accennato, già parlavo da tempo a Residenti e Autorità.
    Ormai Tu mi conosci. Stiamo portando avanti insieme alcune battaglie per la riqualificazione del nostro territorio al fine di migliorarne il decoro urbano e la vivibilità dei Residenti, visto l’abbandono in cui ci lasciano i nostri Amministratori. Speriamo di riuscirci.

    A proposito di questa Tua iniziativa, mi sento in dovere di far sapere a Te ed ai lettori di questo blog che a nome del Comitato, nei vari anni dal 2000 in poi, ho reiterato più volte, a tutti gli Organi Competenti Comunali e Municipali, la richiesta ufficiale di ripristinare il doppio senso di marcia sulla Via Cassia Antica da Tomba di Nerone, facendone perfino una nota ad hoc nelle Osservazioni al Nuovo Piano Regolatore, che ho presentato il 03/11/2003 con Prot.n° 14459, fino ad arrivare all’ultima Petizione del 2006 sempre con raccolta di firme. E tante sono state anche le riunioni presso la Parrocchia di S. Chiara con interventi di Politici del Municipio, Rappresentanti del Comune, VV.UU. del XX Gruppo, e perfino della Polizia di Ponte Milvio. Lo ricorderanno sicuramente i partecipanti.
    Finalmente dopo tanto tuonar doveva pur piovere: e il 9 gennaio 2007 il Consiglio del Municipio Roma XX, con la Risoluzione n°1, visti gli unanimi pareri favorevoli degli Organi competenti, deliberò di ”CHIEDERE ALL’ASSESSORE ALLA VIABILITA’ DEL COMUNE DI ROMA DI ISTITUIRE IL DOPPIO SENSO DI MARCIA IN VIA SPERIMENTALE PER 30 GIORNI” con la maggioranza dei Consiglieri favorevoli (Ariola, Calendino, Cantiani, Derenti, Erbaggi, Orlandi, Petrelli) e solo 5 i contrari (Antoniozzi, Casasanta, Mocci, Molinari, Todini)!! [vedi la Risoluzine]
    Ma l’ATAC – che sembra ormai padrona di Roma dopo il matrimonio con la S.T.A. – non era d’accordo, come mi disse un suo Dirigente che interpellai, e nemmeno il nostro Presidente del Municipio Massimiliano Fasoli, come dichiarò pubblicamente in un “faccia a faccia” tra lui e me in un programma televisivo sul XX Municipio nel novembre 2006, che chiunque ha potuto vedere e sentire.
    E, forse, per questo non si è mai dato seguito alla Risoluzione Municipale.

    Per amore di verità e trasparenza ti invierò affinché vengano pubblicate su questo Blog, se è possibile, i documenti in mio possesso comprovanti quanto suddetto.
    Intanto non dobbiamo battere la ritirata ma affilare le armi (come suol dirsi) e combattere fino alla fine!

    Sandra Giannoccaro

  30. Caro Fabrizio,

    un altro problema che riguarda questa strada è la illogica segnaletica che regolamenta l’innesto di Via Cortina D’Ampezzo con Via Cassia Antica, alla fine della corsia preferenziale:

    1) perché lo STOP è stato sistemato sulla corsia preferenziale, – che dovrebbe avere la precedenza assoluta – e proprio SULLA CASSIA, seconda strada statale d’Italia e seconda più importante strada consolare;
    2) perché si è dato il diritto di precedenza a Via Cortina d’Ampezzo che è una strada privata, è in pericolosa discesa, per cui le auto si immettono sulla Cassia a velocità sostenuta e, cosa più grave e rischiosa, essendo più arretrata, più alta, alla fine di una curva e seminascosta dalla vegetazione, chi scende dalla Cassia non ne ha alcuna visibilità. E numerosi sono gli incidenti.!!

    Non si capisce per quale motivo si è voluto privilegiare tanto il traffico di una strada privata e di secondaria importanza quale Via Cortina d’Ampezzo a discapito della viabilità della più importante Cassia.
    Speriamo che i nostri Amministratori dimostrino buon senso anche su queste “piccolezze” (chiamiamole così).

    Sandra Giannoccaro

  31. Sono contrario alla riapertura di via Cassia perchè bloccherebbe lo sfogo di via Cortina d’Ampezzo e perchè ci farebbe rivivere i tremendi ingorghi di piazza Giochi Delfici. Queste, se ben ricordate, erano le importanti ragioni che avevano consigliato il senso unico.

  32. Gentile Signora Sandra, ha fatto bene a sottolineare anche la problematica relativa alla segnaletica stradale. Proprio un autista dell’autobus mi segnalò tempo fa la inadeguatezza della segnaletica e la pericolosità dovuta alla scarsa visibilità che impedisce di vedere le vetture provenienti da via Cortina d’Ampezzo!
    ….e i mezzi dell’Atac sono alti…figuriamoci le autovetture!! Mi prendo l’impegno, in qualità di Presidente della Commissione Mobilità- Traffico di scrivere al Comandante del XX Gruppo di Polizia municipale per valutare la proposta di modifica della segnaletica (abolizione dello STOP su via Cassia e istituzione del DARE PRECEDENZA su via Cortina d’Ampezzo).
    Cordiali saluti, Simone Ariola.

  33. Cari lettori e cittadini del XX,
    Dopo 30 anni di traffico selvaggio, di inquinamento, di tempi di percorrenza paragonabili a quelli di un mulo con carretto, che si fa? Si chiede l’apertura di vecchie strade… per circolare…..in auto.
    Probabilmente i romani percorrevano la Cassia piu’ velocemente di noi, e il tratto incriminato (san godenzo/raccordo) è così perchè si è costruito abusivamente ai margini della carreggiata, rendendone impossibile l’allargamento. Ma vi siete chiesti quante auto percorreranno quel tratto ogni giorno? 1.000, 10.000, 100.000? e quante corsie dovrebbe avere per consentirne il transito? 4, 6, 8?

    Ora,
    qui c’è uno (caiofabricius) che si prende l’onere di difendere la nostra vergogna, dimostrandoci che un alternativa esiste, addirittura ci viene da S. Giovanni!!! e se il 20% del cittadini del XX la pensassero come lui, sarebbe un quartiere migliore, e non potete negarlo.
    Invece qui che si propone? ridateci la preferenziale!!!
    Aspettate non voglio fare il moralizzatore, io la bici l’avro’ usata 3 volte a Villa Borghese, abito a San Godenzo e lavoro a Via Veneto e la mattina accompagno mio figlio dalle nonne (rigorosamente IN AUTO), pero’ riconosco che se fossimo tutti come lui, avremmo una vita migliore.

    Oltretutto, in tutto il mondo civile, si cerca di limitare al massimo l’uso dell’auto privata, una ragione ci sarà? Quindi non è con Caiofabricius che bisogna prendersela, ma con gli incapaci che ci hanno guidato e malgovernato fino ad oggi. Permettendo che la città e quindi anche il nostro quartiere, si riducesse a quella pattumiera di traffico e smog che è oggi.

    Infine chiedo una cosa precisa.
    Vorrei 2 piste ciclabili per raggiungere P.te Milvio. Una da P.zza Giochi Delfici, via Nemea, Via degli Orti della Farnesina.
    L’altra da Via Cassia/Via due ponti che si congiunga con la ciclabile del tevere
    ( e qui lo spazio non manca, vd. campi sperimentali di via 2 ponti).

    Lancio qui ufficilamente la proposta che spero venga accolta dai nostri dipendenti del Consiglio Municipale, eletti da noi e per noi rappresentanti.
    Ave atque vale
    Lorenzo

  34. Lungi da tutti “criminalizzare” il simpatico caiofabricius, che il pedale sia con lui.

    Solo che – credo – dovremmo vivere al passo dei tempi che ci piaccia o meno.
    Cercando ovviamente di farlo al meglio.

    Il problema ovviamente non è della XX° , è della città intera.
    E’ una città , con tutti i problemi che comporta.
    E con tutte le agevolazioni pure.

    Certo che se i ministeri fossero concentrati in un’unica zona , periferica ed ottimamente collegata, se le inutili caserme cittadine fossero anch’esse perifericamente dislocate, se fossimo dotati di metro che collegasse tutti i poli della città, allora…
    Seppoi magari ci fossero i pulmini delle scuole per l’accompagno e la riconsegna dei scolari , sarebbe il massimo.

    Ma non c’è nulla di tutto questo, manco l’ombra.
    E neanche le intenzioni.

    E’ stato costruito abusivamente lungo la cassia ?
    Si certamente come gran parte della città.
    E che è colpa nostra ?
    Che facciano – con i soldi delle nostre tasse – strade interrate con relativi svincoli.
    Magari come hanno fatto al trionfale-sacchetti alleggerendo la dampezzo e dintorni.

    Al momento quindi prendiamoci quello che c’è , cercando di migliorare il migliorabile.
    Magari masticando amaro , ma questo passa il convento ora.

    Dividendoci le cose positive.
    Ma caro Angelo Notar , pure quelle negative.

    Dove sta scritto che io mi debbo fare un’ora di fila con 1000 macchine al seguito ?
    Mentre chi scende dalla dampezzo bello bello e tranquillo va dove vuole senza traffico ?
    Facciamo 500 per uno ?
    Tu ci metterai forse un po’ di più ma io e tanti altri, sicuramente di meno.
    Un po’ per uno insomma.
    Anche perchè poi magari tu mi vai ad ingolfare – magari nei festivi e prefestivi – la cassia a salire quando vai fuori roma.
    Eppoi a scendere quando rientri.
    Mica ti chiedo di passare per la salaria.
    Lo sopporto perchè è inevitabile, mi rompe un po’ le palle avere il traffico pure sabato e domenica ma un favore te lo faccio.

    Lorenzo , mica ho capito alla fine che vuoi dire.
    A parte – ripeto – la simpatia per caiofabricius, che il manubrio lo assista.
    Vorresti andare in bicicletta ma ahimè vai in macchina.
    A parte contare le macchine in transito sulla cassia e calcolare il numero di corsie necessarie.
    A parte inveire contro l’inefficenza pubblica e qui mi unisco.
    A parte la richiesta di altre piste ciclabili che vanno bene per i festivi.
    Mica ho capito se sei favorevole o meno alla riapertura della corsia.
    A me poi se convinci un 20% dei cittadini della XX° ad andare in bicicletta me lo fai piccolo il favore !

    Con l’accordo che seppoi dovesse risultare inutile , che si torni al punto di partenza.
    Ma facciamo un tentativo.

  35. Due cose.
    1) Sicuramente è bello e salutare andare in bici (anche io non ci vado da parecchio tempo), però per spostarsi in una città come Roma con sali/scendi, grandi distanze da coprire, ecc serve altro che una bici.
    La metropolitana per esempio e poi, semmai, piccoli tratti da poter percorrere in bici o a piedi.
    Non si può pretendere poi che siano tutti sportivi, che tutti adorino l’idea di sudare in bici e poi presentarsi al lavoro, ecc.

    2) Sulla pista ciclabile forse è “utopisticamente” fattibile quella di via due ponti.
    Ecco i possibili problemi.
    – Va illuminata la via
    – E chi glielo dice ai “Verdi” che andremmo ad intaccare il “magnifico” Parco di Veio? Fosse per me si potrebbe fare benissimo.

  36. Caro sig. Lorenzo, purtroppo per quanto il Municipio si possa impegnare non ha la facoltà di fare nessuna pista ciclabile! …questo perchè non si faccia confusione e si capiscano le competenze. E’ chiaro però che ci faremo portavoce delle istanze dei cittadini e chiederemo al Comune di Roma le piste ciclabili che lei ci prospetta, anche perchè se riuscissimo a realizzarle saremmo i primi a gioirne!
    Però le dico che non sono di facile realizzazione perchè in Via Due Ponti, tanto per farle un esempio, già dalla passata legislatura chiedemmo il completamento dell’illuminazione pubblica fino alla Flaminia,ma l’impatto ambientale ha prevalso sulla sicurezza dei cittadini!!! …praticamente ci hanno vietato di eseguire i lavori! Eppure nella stessa zona una tettoia per la legna si è trasformata in ristorante, dal nulla sono nati concessionari auto,carrozzerie, lavaggi auto, uno smorzo, centri sportivi giganteschi che continuano a crescere, un ponticello che è pericolosissimo per la sicurezza stradale …evidentemente quando si lavora per il bene pubblico, verdi, ambientalisti, sovrintendenze sono solerti nell’intervenire, quando ci sono opere di alcuni privati non si sollevano problemi di impatto ambientale!
    Speriamo comunque che il Comune di Roma sia così caritatevole da concederci qualche fondo per la realizzazione delle piste ciclabili.
    …Ma pensi che martedì ho convocato una riunione con il VII Dipartimento per risolvere alcuni problemi di viabilità sulla Cassia-L.go Giustiniana e incrocio Via Trionfale. Abbiamo chiesto 2 semafori pedonali: ci hanno risposto che non ci sono soldi!!!!!! Trattandosi di una cifra irrisoria gli abbiamo proposto di reperirli in Municipio! A quel punto ci hanno dato appuntamento per lunedì mattina per un sopralluogo!
    ….ma le piste ciclabili costano molto più di un semaforo!!!!!
    Cordiali saluti, Simone Ariola.

  37. sig.Ariola servono 2 semafori pedonali ? ve lo do io ! smontateli da piazza Giochi Delfici, ce ne sono almeno una dozzina spenti da una decina di anni a perenne ricordo di un progetto fallimentare durato solo tre giorni.
    risolvete cosi’ due problemi: quello importante di viabilità sulla Giustiniana e quello di decoro della piazza.

  38. E’ proprio ciò che propongo insistentemente da anni!
    E che ho ripetuto per l’ennesima volta ieri alla Commissione Viabilità con la partecipazione del VII Dipartimento del Comune di Roma, della S.T.A. e dell’ATAC, alla quale sono stata invitata nella mia qualità di Presidente del “Comitato di Quartiere Cassia-Flaminia”.

    Proposta finalizzata:

    1) a risparmiare i soldi con il recupero dei 2 semafori da installare alla Giustiniana;
    2) a cogliere l’occasione di liberare finalmente Piazza dei Giuochi Delfici da quella selva di semafori mai utilizzati – ma diligentemente e periodicamente verniciati! – che sono la vergogna del Comune.

  39. Scusatemi, abuso della vostra pazienza di lettori per rispondere a chi mi citava.
    Mi sembra che la discussione si sia divisa in tre; la preferenziale Cassia Antica, le piste ciclabili, incroci e semafori…
    Ora, non mi sembra che una cosa escluda l’altra, tuttavia ci sono discordanze e pareri contrari sulla preferenziale, io personalmente sono favorevole ma voglio anche le ciclabili dove mi sembra che saremmo tutti d’accordo? Per cio’ che riguarda i semafori ho un’esperienza diretta da raccontare: il semaforo di fronte al centro euclide sulla flaminia, è stato messo a seguito di una mia segnalazione e con la mediazione del cons. Stefano Erbaggi, al quale va la mia stima per la partecipazione..(non so neanche a quale partito appartiene, ma realmente importa?? l’importante è che le cose si facciano) tutto in tre giorni.

    Ora, per Pierluigi,
    “Sulla pista ciclabile forse è “utopisticamente” fattibile quella di via due ponti.
    Ecco i possibili problemi. – Va illuminata la via”
    dico: va bene, intanto facciamola poi penseremo ad illuminarla, e nel frattempo da marzo a ottobre ci pedaliamo con la luce diurna.. non credo che “i verdi” si opporranno no? oltretutto in queste ore stanno ultimando l’illuminazione di via oriolo romano, verrà poi il tempo di via 2 ponti spero.

    per il cons. Ariola,
    la polemica politica ve la lasciamo discutere in consiglio, credo che siamo arrivati ad un punto che non ci interessano piu’ assolutamente nulla i colori politici, vista la crisi nera in cui stiamo navigando.
    Quindi, lei dice che non ci sono i soldi,
    “Speriamo comunque che il Comune di Roma sia così caritatevole da concederci qualche fondo per la realizzazione delle piste ciclabili.”
    Le rimando al sito dell’ Assessorato all’Ambiente – Mobilità ciclabile: 10 milioni di euro per lo sviluppo di nuovi percorsi.. tutte balle? esistono? s si, quanto spetta al XX?

    Concludendo polemicamente,
    ma se non riusciamo ad avere “manco ‘na” pista ciclabile ma a che ci serve un Consiglio Municipale? a discutere dei semafori?
    Buona giornata a tutti
    Lorenzo

  40. Premetto che su questo tema ho già risposto precedentemente ed ancora non ho trovato risposte concrete di miglioramento in qualità ambientale.

    Tema Ambientale
    Vorrei capire come sia possibile migliorare le condizioni ambientali, considerando che la strada alternativa dista dalla suddetta Corso Francia a soli 400 metri in linea d’aria.

    Considerando che l’ultimo rettilineo di via Cassia, il più delle volte, non l’ ho mai visto trafficato completamente, mi riesce facile pensare che i reali problemi di tutta la Via Cassia sono i semafori nei seguenti punti:

    a) Quello che sta all’incrocio con la Cassia Antica, il quale deve sopportare tre transiti.
    b) Quello di Via Due Ponti (e c’è bisogno di spiegare al dettaglio?).
    c) Quello infernale di Via Grottarossa.

    Avevo sostenuto che in autentici incroci, la soluzione migliore sarebbe stata la costruzione di tre rotatorie, togliendo quegli spazi che sono intorno ai punti critici (ad eccezione del punto a, tutti gli altri hanno parcheggi di auto).

    Se facessero una cosa simile, migliorerebbe la qualità di transito nella suddetta zona. Non in termini ambientali, sia chiaro, perché la qualità dell’aria migliora se a Roma si finisse di usare la macchina quotidianamente, pure per spostarsi di cinque metri.

    Cantieri metro

    Considerando che la Cassia Antica sarà sottoposta a un duro sforzo per almeno 4 anni, vorrei capire i vantaggi in termini di tempo nelle ore di punta.

    le dichiaraziani “simpatiche” di Sandra Gianoccaro

    Lei fa tutti i giorni quella strada?
    Ma l’ ha vista bene?
    Dunque, non vorrei essere presuntuoso nel dirle che ci sono alcuni automobilisti “clandestini” che percorrono il rettilineo della Cassia Antica a velocità sostenute e che non conoscono nemmeno lo “Stop”.
    Io mi sono giocato per ben due mesi un braccio a quell’incrocio, a bordo di uno scooter, perché un imbecille non ha rispettato la precedenza.
    Ma glielo spiego io il perché non hanno fatto come dice lei:

    a) l’affluenza delle vetture provenienti dalla Cassia Antica e Via dell’Acqua Traversa (ci sono anche loro) è inferiore alle vetture provenienti da Viale Cortina D’Ampezzo, con le attuali disposizioni stradali.

    b) La presenza di un albero complica la visuale di chi si deve immettere sulla Cassia Antica, direzione V. Pareto – Piazza Giuochi, da Viale Cortina D’Ampezzo.
    A suo tempo, non sono mancati incidenti, anche mortali (citati nel mensile nazionale “al volante”), causati dall’alta velocità di alcuni incoscienti, provenienti dal discesone della Via Cassia Antica, che hanno percorso a velocità sostenuta quel tratto, ignorando totalmente le disposizioni stradali.

    c) Viale Cortina D’Ampezzo finisce con una curva, in cui le macchine sono per forza costrette a rallentare. E’ un tentato suicidio andare a velocità sostenute su quel punto, sia perché ci può essere qualcuno che sta fermo allo scopo di svoltare in direzione della Cassia, e sia perché ci sono dei cantieri aperti da Sir Caltagirone.
    Insomma, questo è per dirle che va a farsi benedire il discorso d’importanza della Via (vorrei ricordarle che stiamo parlando della Cassia Antica e non di Via Cassia).
    Anche la Cassia Antica ha il suo rettilineo.
    Non vorrei che lei veda troppo a “senso unico”…

    Chi è realmente penalizzato dalla situazione attuale

    Tutti quelli che provengono dalla Via Cassia sono penalizzati per le seguenti destinazioni: Acqua Traversa, Cortina D’Ampezzo, Camilluccia e Vigna Clara “parte alta”.
    Quindi giustissime le osservazioni fatte da alcuni (verissimo il pericolo all’incrocio di via Pareto).

    Chi sarà penalizzato da questa iniziativa

    Piazza Giuochi Delfici, Vigna Clara, Cortina D’Ampezzo e la stessa Cassia Antica.
    Qualcuno mi ha risposto che Cortina D’Ampezzo ha il passante.
    Ricordo che quasi tutti i pomeriggi la tangenziale, in direzione di Via Salaria, è bloccata e si va a passo d’uomo. L’unica alternativa è percorrere la stessa via che si faceva prima: scendere sulla Cassia e fare Corso Francia.
    Questo discorso è d’attualità per chi deve raggiungere la zona Parioli (affitta a nozze se un automobilista spera di trovare la tangenziale libera fino allo svincolo della Moschea).

    Tutte le altre zone saranno destinate a vivere un transito spropositato di macchine che percorrerebbero quella via come alternativa.

    Capitolo mezzi pubblici
    @Caiofabricious: col senno di poi tutto è possibile.
    Anche a me piacerebbe pedalare, ma qui viviamo in “montagna”.
    Ce li vede dei 70 enni che pedalono Viale Cortina D’Ampezzo in salita, magari nel mese di Luglio?
    E le dico una cosa, perché stimo la sua convinzione e volontà: il 446 è un mezzo pubblico da considerarsi un miraggio.
    Mancanza di mezzi? No, assolutamente.
    Il problema è che il 446 fa un tragitto mostruoso, decisamente più lungo di tutti gli altri mezzi che lei ha citato.
    Colpa di chi ha creato il tragitto: da Piazza Mancini a Piazza Cornelia, girando nella parte nord di Roma .
    Lo può chiedere agli autisti (molti non sono affatto cordiali) e tutti le risponderebbero che la lentezza è dovuta al traffico di Ponte Milvio – Foro Italico da una parte e Via Pineta Sacchetti dall’altra.
    Ci si impiega, a volte, più di un’ora per fare tutto il tratto.
    Questo fa sì che gli autobus, nella nostra zona, passino senza una regolarità costante e gli autisti siano messi a dura prova nel loro lavoro.
    Evidenziatole tale situazione, può ben capire che gli abitanti di Viale Cortina D’Ampezzo sarebbero tutti contrari alla sua proposta.
    Qui la macchina la usano anche gli ultra 80enni senza nessuno scrupolo.
    Il motivo? Siamo scarsamente collegati in tutti i sensi.
    Su questo può chiedere conferma ai rappresentanti del Consorzio o ad un qualsiasi abitante.
    Eppure, me lo lasci dire, quanto mi piacerebbe andare in bicicletta.
    Lei non se lo può immaginare! 🙂

    Una soluzione?

    Accetterei il ripristino a doppio senso di Via Cassia Antica se adottassero una rotatoria all’altezza dell’incrocio di Viale Cortina D’Ampezzo e abbattessero quell’albero “assassino“.
    E’ lo stesso discorso che faccio sulla via Cassia.
    I semafori sono il male della via Cassia e su questo penso che tutti quanti siano d’accordo con me.

    Sull’incrocio di Viale Cortina D’Ampezzo con la Cassia Antica, non c’è da valutare il solo discorso del traffico, ma anche dell’enorme pericolo: con tutto il permesso, credo che molti di voi non facciano la spesa a CTS e non sappiano di quanto sia pericoloso uscire da quel supermercato.

    Invito il signor Cafasso a testare realmente il punto, uscendo dal supermercato in macchina: potrà notare la totale assenza di visibilità dalla parte di chi proviene da Piazza Giuochi, per intenderci.
    Non c’è una maledetta segnaletica (da segnalare alla polizia municipale) e le macchine corrono.
    E’ un punto seriamente impegnativo che non va sottovalutato.
    Figuriamoci se aprissimo la Cassia Antica a doppio senso cosa accadrebbe….
    E’ un punto in curva e va ricordato assolutamente.

    Io propongo la soluzione della rotatoria che è stata una mano santa, tanto per dirne una, in zone critiche di traffico intenso come a Piazza Mazzini (altro che via Cassia!).
    Provate ad immaginare quel punto senza una rotatoria e con tanti semafori come alternativa: sarebbe l’inferno.

    Ma comunque, perché questa soluzione?
    Perché è stata adottata lontano da Roma, nella nota Costa Smeralda, dove le lunghe file chilometriche sono sparite grazie a queste iniziative (beh, lì va detto che c’è spazio per costruire e d’inverno il traffico locale è inesistente).
    Solo a Palau non è stata fatta la rotatoria (la faranno anche lì) e difatti quest’estate, tutti i giorni, c’erano code chilometriche.

    Insomma, le soluzioni ci sono e questa è quella che realmente accontenterebbe tutti.
    Ma in termini ambientali, lasciatemelo dire, non miglioreremo niente a nessuno.
    Corso Francia è vittima di essere la porta dei pendolari da trent’anni, ormai, ed oltretutto ha subito torti inammissibili, come la costruzione di una ferrovia mai utilizzata ed ancora presente, e la potatura di diversi alberi che hanno tolto quel minimo di verde che questa zona aveva.

    Mi scuso per questo lungo ed immenso papiro.

    Saluti a tutti,

    Mattia S.

  41. Mi ero ripromesso di lasciar perdere e farmi da buon italiano medio-furbetto-protoMastelliano di DxoSx i famosi c. propri, ma vedo che i miei interventi sono stati “usati” soprattutto nel male (ma anche nel bene (grazie Lorenzo)) e credo mi spetti (?) diritto di replica:

    MA chi ha mai detto che TUTTI debbano usare bici e bus? Che è ‘sta furbata frallocca per aggirare i problemi e COME AL SOLITO, aiutati da certezze granitiche basate su luoghi comuni e leggende metropolitane, CONTINUARE A PERSEVERARE IN PESSIME ABITUDINI.
    Certo Roma s’è invecchiata, ma qui in XX tutti over 70 ? Perchè da 12 a 69 anni QUASI tutti possono usare COMODAMENTE bici e bus. Tutti Idraulici o rappresentanti di commercio e quindi inevitabilmente con maghina obbligatoria?

    Oppure, molto più prosaicamente, non si è lontani dal vero dicendo che OVVIAMENTE NON TUTTI, MA ALMENO UN BUON 30-40% POTREBBE GIA’ OGGI USARE BUS E BICI!

    E i problemi si risolverebbero D’INCANTO!
    Salvo poi quantificare con amara comicità quanti si ritengano quel 60% che NON PUò FARE A MENO DELLA MAGHINETTA , (vorrei eh! ma come si fa! co’ sti polidici! ) E quel 60% diventa 99% ed ecco le lotte neoMedievali fra C.so Francia Vs Cortina D’Ampezzo.
    E a fare le spese di questa mancanza di coraggio e umiltà SIAMO TUTTI, ma soprattutto i nostri Cari più deboli- vecchi e bambini!

    Il pedale e il manubrio me li tengo stretti , caro originale e travolgente spiritosone, e un pò mi dispiace non contribuire a darVi qualche zaffata aggiuntiva in uno dei miei 14 500 passaggi ( m’ero sbagliato 29 anni x 250 giorni x2 volte al giorno).
    A 53 anni e 80 kg non sono l’atleta indomito che s’arrampica per i colli di Roma Nord, sono quello che all’ESTERO fanno tutte le persone di mezz’età non bloccate da fanatismi, esibizionismi e mancanza di coraggio.

    Certo se il 20-30% si convincesse ad usare bici-bus, l’automatica liberazione di Strade e stradine permetterebbe l’esplosione di comportamenti che ben si conoscono, sicuramente peggiori di un rallentante traffico. E poi tutti secredenti Dirigenti e primi della classe (poveri illusi) , una bella muffola e sirena per far capire a’sti pezzenti in bici e bus chi commanna? Povera declinante Italietta.

    Il 446 e il 911 non transitano nel tratto incriminato MA SAREBBERO anche loro bloccati nella palude immobile, fetente e strombazzante della impossibile P.za Giochi Delfici che per conformazione ORO e TOPOGRAFICA non può assolutamente assorbire alti flussi di traffico…FATEVENE UNA RAGIONE!

    Ma invece di demonizzare e ridicolizzare chi usa i bus perchè non provate a usarlo quel COMPUTER che c’avete davanti e collegarvi al sito ATAC e COME PIù VOLTE SOLLECITATO digitare LINEA-Fermata e apparirà, se collegato come il 224 al satellite, dov’è il bus e quando arriverà. Funziona nel 90% dei casi, ma non c’è peggior SORDO….

    E i bus sono PULITISSIMI e molti nuovi, alcuni Mercedes, alcuni pulitissimi a Metano , ma l’occhi a che ve servono?

    E poi Le ciclabili non sono giocattoli, ancora co’ ste assurdità, sono alternative sicure per spostarsi in bici COME IN TUTTA EUROPA…Certo ce ne son poche, MA CHI ABITA A P.TE MILVIO GIA’ HA questa fantastica opportunità, e allora perchè continua ad andare a Prati in maghina??

    In ultimo godetevi intensamente ancora per poco quella MERAVIGLIA poeticamente struggente, naturale, paesaggistica, oasi di aria e bellezza che sono i CAMPI dell’ISTITUTO DI CEREALICOLTURA ai DUE PONTI (e senza obbrobri di lampioni e parcheggi). Con la scusa di una finta efficienza fra poco ci sarà un inutile (dal punto di vista tecnico-scientifico) accorpamento a Monterotondo, e abbandonata COTANTA MERAVIGLIA, i TUMORI che già sono all’interno METASTATIZZERANNO con cemento, recinzioni, lottizzazioni.
    Don Rodrigo se ne frega delle piste ciclabili. Fotografate adesso i panorami spettacolari ai Due Ponti, fra poco una colata di m. li travolgerà e saranno di plastica presuntuosa come il resto di tanti quartieri cd. “signorili”

  42. Caro Lorenzo non per polemizzare, ma solo per chiarire: il semaforo altezza centro Euclide è stato messo perchè lei e molti altri prima di lei hanno giustamente chiesto un semaforo pedonale per evidenti problemi di sicurezza (tra l’altro di fronte vi è anche un importante Campeggio) e la richiesta (fatto salvo l’interessamento anche del valido Erbaggi) per quel semaforo è stata fatta anni prima dell’effettiva installazione! …magari fossero sufficienti soli 3 giorni! Questo per dirle sui tempi biblici della burocrazia!
    Per quanto riguarda le piste ciclabili abbiamo concordato con il Cons.Tolli (consigliere di opposizione,a testimonianza che non c’è polemica politica) e tutta la Commissione Mobilità un importante incontro con il X Dipartimento proprio per programmare l’ampliamento delle piste ciclabili nel XX Mnicipio.
    …la terrò informata!
    Per quanto riguarda la valenza dei Municipi ci sarebbe da scrivere e polemizzare molto, ma non mi sembra il caso. Dico solo che o si attua un reale Decentrameno o forse davvero sarebbe meglio cancellarli o quantomeno ridurli! Cordiali saluti, Simone Ariola.

  43. Ecco una “razza” fin’ora sconosciuta ai più : stizzoso talebano fornito di biciclo.
    Io non ho mai deriso il popolo dei ciclisti ma vedo che invece lei si fa beffe del popolo in “maghinetta”.
    Certezze “granitiche”, furbate “frallocche” e leggende metropolitane !
    Ma che è ?

    A parte che sono contento che si tenga stretti manubrio e pedali altrimenti la vedrei un po’ in dura ed in perigliosa instabilità ma non capisco alcuni passi.

    Non saremo più un popolo di santi navigatori e poeti ed altrettanto chiaramente non lo siamo neanche di idraulici e rappresentanti.

    Però è anche vero che se abito a roma nord ed il mio posto di lavoro è all’eur , mi risulta difficile arrivarci in bicletta.
    O meglio , potrei pure , basta che mi svegli alle 5 e trovo una bella doccia all’arrivo.
    Ma la vedo improbabile come situazione.

    Secondo lei io ( che sono come lei di mezz’età ) uso la macchina per “esibizione , fanatismo e mancanza di coraggio”.
    Mi scusi ma che significa ?
    Non vado poi tanto orgoglioso della mia renault laguna ( anzi in verità non me ne frega nulla ), nè guido per esibizionismo nudo solo con il famoso impermeabile addosso.
    Il coraggio poi lo consumo per altre situazioni che non quelle al volante.
    Magari per quando debbo prendere i mezzi pubblici per arrivare lontano.
    Boh !

    Non trovo nei vari commenti una sola riga che “demonizzi e ridicolizzi” gli utenti dei bus !
    Dove ha trovato questi disdicevoli commenti ?
    Tra l’altro le mie figlie hanno un utilissimo abbonamento intera rete mensile , tutti mesi ora che sono nell’età di una relativa autonomia.
    Non sono un fondamentalista dell’autovettura.

    La macchina serve per attraversare la città per andare al lavoro , serve per accompagnare i figli a scuola ( non sono ahimè (?) un rom che ha il servizio pulmino comunale gratuito a domicilio ! ), serve per poter portare “pesi” altrimenti difficili, serve per poterci spostare insomma più agevolmente e con meno “fatica”.

    Questa è la città , oggi.

    Lei si immagina un bucolico paesaggio dove tutti sciamano su due ruote , io invece me la sogno come una metropoli attraversata da sottopassi e cavalcavia fluidi e scorrevoli.
    Dove sotto i cavalcavia e sopra i sottopassi ci siano spazi verdi e fruibili, con tanto di piste ciclabili.

    Non so quale sia l’immagine più vicina ad una realtà prossima, non ai desideri.
    Sto a roma , non a bressanone.

    Piste ciclabili che nessuno ha mai definito “giocattoli”.
    Ma definire “obbrobri” pure i lampioni !
    Ma dai !
    Come faccio al buio poi a godermi “intensamente ( ed ancora per poco ) quella MERAVIGLIA poeticamente struggente, naturale, paesaggistica, oasi di aria e bellezza che sono i CAMPI dell’ISTITUTO DI CEREALICOLTURA ai DUE PONTI” ?
    Se tanto mi da tanto , come si suol dire , lei mi risponderebbe che è possibile fornendosi di opportuna fiaccola e relativo prospero.
    Invece sarebbe simpatico poter pedalare la sera in tranquillità e sicurezza.

    Purtroppo i centri commerciali – piaccia o meno, a me no comunque – che stanno diventando i fulcri delle attività sono fuori.
    Così come molti uffici e centri servizi.
    Se poi le non ci deve o non ci vuole andare , padronissimo ma magari c’è qualcuno ( o parecchi ) che è costretto
    Ma secondo lei come arrivo sulla romanina ?
    O sulla pontina ?
    O alla bufalotta , ad esempio.
    Io od altri come me.
    E’ chiaro che con una corsa a tappe ( lei ci è abituato , io no, faccio altro sport ) alla fine ci arrivo ma più di tappe si tratta di toppe.

    Mi sembra un filo oscurantista come visione quella da lei descritta , tumori , metastasi, ondate di merda ( era quella la m. ? o no ? ), plastiche presuntuose e polimeri egoisti ( questa l’ho aggiunta io, ndr ).
    Quartieri signorili ?
    Uno “signore” lo è di per sè , non per dove abita, credo.
    Signori si nasce , ed io nacqui. Diceva totò.
    E comunque non dimoro a vigna clara , altrimenti non sarei così “preso” dal problema.
    Tra l’altro la XX° ingloba assieme a vigna clara anche ponte milvio, prima porta, labaro , saxa rubra eccetera.

    Mi sembra . mi scusi se mi permetto , un livore malrivolto.
    E solo perchè si è chiesto di riaprire una strada percorsa nell’arco della giornata da non più di 40, max 50 passaggi di autobus.
    E per consentire una maggiore fluidità di traffico sul tratto cassia nuova-corso francia.

    Salute a te , comunque.

  44. Chiedo umilmente perdono, solo ora mi accorgo della sciocchezza che ho detto: non è il 20-40% che potrebbero già oggi fluidificare il traffico usando civilmente piedi , bici o bus, ma proprio NESSUNO, in quanto non solo hanno TUTTI più di 70 anni, TUTTI esercitano professioni incompatibili con l’uso di mezzi pubblici, ma soprattutto perchè TUTTI vanno a LAVORARE ALL’EUR.

    Ecco il vero motivo! che sprovveduto…meno male che c’è chi saggiamente e con fresca simpatia me l’ha fatto notare, quindi quel 60-70% che io, pericoloso e livido ciclotalebano, ritenevo cmq obiettivamente non potessero far a meno dell’auto privata in effetti sono molti di più, addirittura TUTTI!

    Ah Bè, se è così, allora ma a che servono ‘sti inutili, vecchi, sporchi autobus che impediscono il libbbero arbitrio di andare ad intasare P.za dei Giochi Delfici e poi prendersela col polidico di turno o addirittura quei cretini di Fisici che ancora osano sostenere che secondo un’immutabile legge fisica se una strada-piazza può ricevere al massimo 1000 auto all’ora, strizzando l’occhio a Mastella in effetti poi ce ne possano entrare 5000, ovviamente senza code, puzza, strombazzamenti, delirio. Eccolo il nuovo miracolo itagliano! Aho, proprio uguale a ciò che succederà al Governo Centrale! W W che emozione!

    Domani allora la prendo pure io la mia bella maghinetta, e, dovendo recuperare stizzosamente anni di stupidi convincimenti civico-ambientalisti sarò costretto a ripetuti sgassamenti (ovviamente da fermo) in quel di Corso Francia.

    Oh , adesso mi sento meglio che tra sole 24 h farò come fan TUTTI!

    Ah, oh , dimenticavo, non rinnoverò nemmeno la metrebus annuale neanche ai miei figli adolescenti: anche loro si sentono diversi e strani a non poter raggiungere la scuola senza la ormai indispensabile motozappa a carbone, altresì chiamata microcar…

    Ah! un’ultima cosa ! Vorrei anche imparare a mescolare come bella macedonia frasi e parole fuori dal contesto (malgrado SCRIPTA MANENT) per demolire non le idee ma proprio le persone, GIà COSì COME CI HANNO INSEGNATO I TROMBONI IN FILA A PORTA A PORTA.

    Ciclopentito,
    domani zaffo anch’io! (e vojio vede la ntura coi riflettori, come al Drive-in, altro che paesaggio della Campagna Romana…)

  45. Mah , capisco sempre meno e sono certo che sia una mia mancanza e difetto.
    Chiedo venia.

    Non tolga assolutamente l’abbonamento ai figli e non gli consenta soprattutto di usare quelle pericolosissime minicar nelle quali presumono erroneamente di essere protetti !
    I miei non la posseggono e non hanno subito minimamente contraccolpi mentali o comportamentali.

    Le auguro comunque di riprendersi al più presto dal raffreddore che vedo inficia pesantemente anche lo scritto.
    O caiofabricius è di origine picena ?

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