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Un viaggio virtuale su via Flaminia antica

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monogramma.jpgPonte Milvio, Villa di Livia a Prima Porta, l’area archeologica di Grottarossa, il sito di Malborghetto sono le quattro tappe di un irrituale viaggio su via Flaminia antica che da qualche giorno si può intraprendere presso il “Museo virtuale della Flaminia antica”, primo museo virtuale archeologico multi-utente in Europa, un museo del tutto rivoluzionario perché basato su nuovi strumenti per un tipo di apprendimento impostato sulla condivisione di esperienze multisensoriali.  Realizzato in due anni di lavoro da un team di 20 ricercatori del CNR è stato inaugurato presso le Terme Diocleziano di Roma appena qualche giorno fa. Ma lasciamo che a parlarcene sia Mario Masi, nostro lettore e collaboratore di diversi quotidiani e di alcune riviste culturali:

” Il Museo Nazionale Romano alla Terme di Diocleziano inaugura una nuova modalità di fruizione della storia. Giovani e meno giovani, oltre che passeggiare tra i reperti delle spaziose sale possono calarsi nella storia stessa. Il gioco è semplice: una specie di Second Life trasportata ai tempi dell’antica Roma. Una volta indossati gli occhiali stereoscopici si viene teletrasportati nel tempo: bastano pochi secondi per ritrovarsi sulla antica Via Flaminia ed incontrare Marta, Katrina, Mike e Omar, i quattro avatar, pronti a farci da guida sulla strada consolare romana che collegava Roma con Rimini.

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Nella villa di Livia è la stessa padrona di casa a darci il benvenuto raccontando la sua vita ma l’emozione più grande è l’incontro con l’imperatore in persona, o meglio in tre dimensioni, Augusto.Per realizzare questo prodigio sono occorsi due anni di duro lavoro in cui il team di Maurizio Forte dell’Istituto di tecnologie applicate ai beni culturali-Virtual Heritage Lab del Consiglio nazionale delle ricerche (Itabc-Cnr) è riuscito a costruire una realtà oggi non più visibile.

Archeologi, architetti, informatici, storici dell’arte, esperti in paleoambiente, sono stati impegnati a studiare e ricostruire virtualmente la fauna, la flora, il paesaggio dell’epoca: Per rilevare le aree archeologiche sono stati usati GPS differenziali, fotocamere ad alta risoluzione, sistemi di telerilevamento e scanner laser, con cui sono stati creati  3.051 mq di modelli.I risultati ottenuti sono stati poi confrontati con fonti letterarie e iconografiche, per ottenere la massima attendibilità

L’itinerario del viaggio parte da Ponte Milvio, testimone della famosa vittoria di Costantino, protetto dalla croce apparsa in cielo il giorno precedente, su  Massenzio. Si percorre poi l’area di Grottarossa, si entra nella Villa di Livia, moglie dell’imperatore e si visita Malborghetto, un casale fortificato di epoca medievale.

Il progetto, promosso dalla Arcus SpA, attraversa le mura del museo per trovare la sua dimensione naturale su Second Life e su un sito web dedicato provvisto di un sistema di navigazione interattivo. “E’ il primo caso europeo di museo virtuale archeologico condiviso in cui il visitatore è il reale protagonista del cyberspazio per apprendere contenuti informativi complessi attraverso comportamenti immersivi”, spiega Maurizio Forte. Certamente, il progetto elaborato dal CNR rappresenta un modo diverso di comunicare la storia che, da oggetto spesso passivo di fruizione, guadagna nuova vita diventando lo scenario attuale di curiosità e scoperte “. (di Mario Masi)

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