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Lettera aperta di due ragazzacci a Babbo Natale

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vignaclaranatale.jpgCaro Babbo Natale, siamo Claudio e Fabrizio e pur se un po’ attempati anche noi vogliamo inviarti una lettera perché nonostante i capelli bianchi in fondo ci sentiamo ancora dei ragazzi. O meglio dei ragazzacci, i ragazzacci di VignaClaraBlog, nottambuli ex sessantottini (come qualcuno ci ha definiti pensando di deriderci ma non sapendo invece di onorarci), un po’ litigiosi, sempre critici, sempre alla ricerca del pelo nell’uovo ma in fondo in fondo sempre in buona fede.

Cosa desidereremmo ? Da ragazzi adulti dovremmo chiederti qualcosa di grande: che la pace regni nel mondo, che si fermino le guerre latenti, quelle civili e quelle nascoste, che la fame non faccia più morire migliaia di bambini al giorno, che i nostri figli possano crescere e vivere in un mondo più sano, non inquinato ma questi sono temi troppo grandi per noi, sono temi sui quali solo i grandi uomini, i governi di questa terra ed il buon Dio possono incidere. Ed allora, venendo al microcosmo locale del quale noi, piccoli uomini, ci occupiamo ogni giorno, quello di Vigna Clara e dintorni, ti chiediamo un solo piccolo dono del quale faremo a metà.

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Portaci, la sera del 24, una lampada di Aladino (Aladino compreso) con la quale realizzare 3 nostri desideri, quelli di cui più spesso abbiamo parlato e stiamo parlando sulle pagine del nostro VignaClaraBlog ed essendo ovvio che tu, prima di accontentarci, vorrai sapere quali essi sono, per assicurarti sulle nostre buone intenzioni ti diciamo subito che se  potessimo sfregare la lampada che t’abbiamo chiesto in dono, dal genio Aladino vorremmo:

  1. Che la discarica di via Mastrigli venga bonificata, che i responsabili vengano incriminati e che tutta l’area torni ad essere un luogo ameno, pulito, frequentabile da grandi e bambini, che l’aria sia respirabile, che i fiori ricrescano, che i residenti tornino a sorridere, che il loro prossimo Natale sia un vero Natale . Perché oggi centinaia di famiglie questo Natale lo trascorreranno in tristezza, chiuse nelle loro case non per il freddo ma per i miasmi, per la paura, per la tristezza, per non vedere i topi scorazzare nei loro giardini.
  2. Che l’area verde di via del Podismo torni ad essere verde, curata, frequentabile dopo che la sua destinazione finale sia stata condivisa con chi vorrebbe viverla tutti i giorni avendola sotto casa o vicino casa perché in tal modo ne sarebbe felice anche il fu Monsieur de Tocqueville, padre della moderna democrazia.
  3. Che via Poma, sancta sanctorum del XX Municipio, diventi una vera casa di vetro, trasparente, aperta alle istanze dei cittadini, dove tutti gli atti pubblici siano pubblicati sul sito web, dove sia possibile dialogare e partecipare in modo proattivo alla gestione del territorio, dove si risponda alle email dei cittadini.

Chiediamo troppo ? Sarà Aladino e saranno i lettori a dircelo. Tu, caro Babbo Natale, accontentaci, in fondo t’abbiamo chiesto un solo dono, per di più da dividere in due, non ti costerà molto. Ed all’olio per accendere la lampada penseremo poi noi.

Grazie caro Babbo Natale, con tanto affetto e con i nostri sinceri auguri salutiamo te e tutti i nostri lettori

Fabrizio Azzali e Claudio Cafasso  

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3 COMMENTI

  1. Sarebbe da ridere, non fosse vero. Affidarsi a Babbo Natale per sperare in quello che dovrebbe essere la normalità. Auguri a tutti noi.

    P.S.: ma i “nostri” amministratori… in quali Municipi risiedono?

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