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Via Mastrigli:lettera aperta al Sindaco Veltroni

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penna.jpgPubblichiamo il testo della lettera aperta inviata oggi via raccomandata, da parte del Comitato dei Cittadini Villaggio dei Cronisti, al Sindaco Veltroni e ad altri rappresentanti del Comune e del XX Municipio e, via mail, agli organi di stampa. E’ da ammirare la determinazione con la quale questi cittadini si battono per difendere il loro diritto alla salute, determinazione che sta facendo paura ai responsabili dello scempio ecologico di Via Mastrigli e che forse ha generato il vigliacco gesto della minaccia di morte.

“I residenti di Via Federico Mastrigli e del Villaggio dei Cronisti (Tomba di Nerone – Roma) ringraziano vivamente il Sindaco di Roma, On. Walter Veltroni, per aver dato avvio il 3 dicembre u.s. ai lavori di rimozione della discarica abusiva sorta più di un anno fà in prossimità del cosiddetto Residence Mastrigli. Purtroppo, anche se causato da un legittimo motivo, quello che ha portato il magistrato a disporre il sequestro dell’area al fine di accertare ipotesi di reati ambientali e sanitari, rileviamo che i lavori di rimozione sono stati interrotti il giorno seguente all’inizio delle operazioni di bonifica, e ad oggi non sappiamo quando verranno portati a termine.

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Il sito di internet www.vignaclarablog.it ha messo in rete un video che propone agghiaccianti immagini del disastro sanitario ed ambientale e che purtroppo comprovano punto per punto tutto ciò che da più di un anno andiamo denunciando al Municipio XX e alla stampa romana. E’ nostro augurio che questo orrendo capitolo della cronaca ambientale e sanitaria del Municipio XX venga affrontato e risolto, in sicurezza per gli operatori AMA e per i cittadini della zona, una volta per tutte e al più presto.

Unitamente alla gravissima situazione di disastro ambientale e sanitario, i Cittadini del Villaggio dei Cronisti intendono denunciare con veemenza il pericolo per la incolumità dei residenti della zona costituito dall’utilizzo di bombole a gas per uso cucina e per riscaldamento in tutte le microscopiche unità abitative dello stabile del cosiddetto “residence” Mastrigli. Tale pratica determina un elevato rischio di incendio e di esplosione e può, in concreto, ripetere tragedie come quella del 25 agosto 2001, quando nel “residence” di Via Pieve di Cadore 21 a Monte Mario, in una struttura residenziale simile a quella del cosiddetto “residence” di Via Mastrigli, morirono in un incendio Monica Nastasi di 31 anni, ragazza-madre di una bimba di tre anni, che tornava dalla notte di lavoro in un bar e un operaio romano di 43 anni, Marco De Marco.

Si tenga bene presente che se dovesse scoppiare un incendio nel “residence” Mastrigli, le autopompe di vigili del fuoco e i mezzi di soccorso non potrebbero intervenire, cosa fra l’altro già avvenuta nel 2002 quando, sempre di fronte al “residence”, venne dato fuoco a tonnellate di rifiuti. In quel caso, data la impossibilità dei Vigili del Fuoco di raggiungere l’incendio, dovettero intervenire, con generosità, le squadre antincendio della Marina Militare della Caserma Paolucci, confinante con il “residence”. Le conseguenze politiche e penali a carico del Comune di Roma, in caso di un simile malaugurato evento, sarebbero devastanti, perchè trattasi di una evenienza conosciuta, prevedibile e ancora evitabile.

Un incendio nel residence con eventuali vittime tra le famiglie residenti, non potrebbe essere considerato come una “tragedia inevitabile”, ma sarà giudicato dai Cittadini, dalla Magistratura, dalle forze politiche e dai giornali come il risultato di una sciagurata amministrazione del territorio e frutto di comportamenti omissivi penalmente rilevanti. Ma la emergenza di Via Mastrigli non si ferma qui. Centinaia di lavoratori e cittadini “ospiti” del “residence” sono costretti a vivere in una situazione abitativa di sovraffollamento e in condizioni sanitarie a dir poco precarie e vergognose, come già noto anche in sede parlamentare grazie all’interpellanza del 2 maggio 1983.

Dal 1983 ad oggi, la situazione abitativa del “residence” non è certo migliorata; a causa di una serie aumenti della cubatura dell’immobile di cui il Comune dovrebbe verificare con attenzione il rilascio delle concessioni, la concentrazione abitativa ha raggiunto picchi inauditi. Viene naturale chiedersi, e Le giriamo la domanda, se il “residence” Mastrigli abbia, oggi, tutte le autorizzazioni di agibilità in regola, se disponga dei nulla osta di prevenzione sanitaria e di antincendio e se tale permessi corrispondano in vero al rispetto delle normative vigenti sulla agibilità civile. In attesa che Lei, Sindaco Veltroni, fornisca ai Cittadini del Villaggio dei Cronisti concrete risposte ai quesiti di cui sopra e attenda alla legittima e sacrosanta aspettativa di ripristino della legalità e della risoluzione delle precarie condizioni ambientali e sanitarie in cui centinaia di residenti sono costretti a convivere, voglia gradire i migliori saluti.

Comitato Cittadini Villaggio dei Cronisti, Tomba di Nerone – Roma

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