Home POLITICA Chiusa la pista cliclabile a Ponte Milvio – Il PD chiede la...

Chiusa la pista cliclabile a Ponte Milvio – Il PD chiede la riapertura.

Duca Gioielli

vignclarablogcomstampa.jpgRiceviamo da Massimo Denaro, capogruppo del Partito Democratico -Ulivo del XX Municipio il seguente comuncato stampa che pubblichiamo.

Riaprire immediatamente la pista ciclabile nel XX Municipio garantendone la piena fruibilità ai Cittadini.
Il Presidente del XX Municipio insiste nella sua deriva di non governo del territorio e opera scelte che non risolvono i problemi ma invece li amplificano.
La chiusura della pista ciclabile rappresenta una sconfitta, perché… le istituzioni municipali devono assicurare il controllo del territorio, non abbandonarlo.
È quanto dichiara il consigliere Massimo Denaro, capogruppo del Partito Democratico -Ulivo del XX Municipio.
La decisione assunta questa mattina di chiudere la pista ciclabile evidenzia la scarsa cultura di governo del Presidente del XX Municipio che invece di assumere iniziative concrete e garantire il controllo del territorio nell’interesse dei Cittadini, sceglie la via più breve impegnando i vigili urbani in un paradossale controllo della chiusura della pista ciclabile.
Chiediamo al Presidente Fasoli ’ conclude Denaro ‘ di interrompere questa sterile e inutile iniziativa e di affrontare concretamente il problema risolvendolo. La manutenzione della pista ciclabile e più in generale il tema della sicurezza della stessa pista, necessitano di un intervento serio, magari impegnando in attività di controllo e prevenzione la Polizia Municipale.
Il XX Municipio ha tutte le potenzialità, anche economiche, per sviluppare in maniera responsabile progetti di monitoraggio e controllo della pista ciclabile garantendone la piena fruizione ai Cittadini.

Continua a leggere sotto l‘annuncio
© RIPRODUZIONE RISERVATA

15 COMMENTI

  1. Ma i vigili o le forze dell’ordine che dovranno presidiare la chiusura della pista ciclabile non potrebbero essere impegnati a presidiarla in modo da tenerla aperta.
    In questo modo le istituzioni mandano un pessimo segnale ai cittadini.

  2. Mi sarei un po’ rotto le palle.
    Mi sento pure in trappola.
    Mi sento privato della mia libertà.
    Non posso vedere la partita perchè qualche centinaio di idioti ha deciso che dovevano divertirsi la sera , incendiando , saccheggiando e distruggendo quello che capitava. Ma se la polizia,carabinieri e le altre forze di sicurezza gli avessero spezzato le gambe subito , chi avrebbe protestato ? Magari qualche ineffabbile deputato da sempre sostenitore dei tifosi diffidati ( scordando o facendo finta di scordarsi che diffidato è colui che è stato preso con le mani nel sacco ossia preso con un bastone , un coltello o in flagranza di reato nel distruggere i bagni dello stadio piuttosto che sfondare parabrezza ). Ma quando mai sono stati presi d’assalto i commissariati od i comandi dei carabinieri ! Ma neanche negli anni 70-80 sarebbe mai venuto in testa a nessuno e questo perchè c’era il timore di essere presi e se presi puniti. Oggi si può fare tutto , tanto la porta della galera – come è uso dire – è una porta girevole, come si entra si esce. E c’è sempre qualche imbecille pronto a prendere le difese di qualche mascalzone (o forse qualche mascalzone prende le difese di qualche imbecille ? qualcosa li accomunerà probabilmente , l’uno avrà un po’ dell’altro e viceversa ), condizioni socio-economiche-politiche-esistenziali-filosofiche-etiche-morali disagiate e vessate dalla società; che sia un abitante di borgata o che sia dei quartieri “alti” c’è una giustificazione per tutti !
    Ma possibile che solo io ( e molti altri ) che cerco di comportarmi in modo corretto e rispettoso dell’altrui libertà debba sentirmi in prigione.
    Non posso andare allo stadio.
    Ora non posso neanche andare in bicicletta. Hanno chiuso la pista ciclabile causa rom; hanno scoperto ora ( dopo anni che accade ) che i rom gettano sassi a chi ha la ventura di transitare per la pista , hanno scoperto che gettano vetri in terra per bucare le ruote e che sempre più spesso aggrediscono e rapinano ( mica sarà merito/colpa dell’impunità loro concessa ? ).
    Non era più logico ( non dico facile ma logico ) mandarli via ? Lasciandomi andare in bicicletta tranquillo ? Loro rimangono lì , io invece pure ma a casa.
    Ma se li prendessimo a calci in culo ? E li rimandassimo a Bucarest ? Sarebbe un errore ?
    Non sarebbe corretto da un punto di vista etico-morale ?
    E chi se ne frega !
    Gli altri sfasciano ed incendiano tutto ed entrano allo stadio.
    Io no.
    Ma se prendessimo a calci in culo pure questi ?
    Magari potrei ritornare allo stadio e magari pure con i miei figli.
    Che faccio ? Vado fuori la sera ? Peggio per me. Perché dopo aver pagato la tassa al parcheggiatore abusivo debbo pure fare attenzione a rientrare a casa. Ormai e sempre più di frequente , ti aspettano quatti quatti dietro l’angolo o nell’androne o dietro una macchina o nel garage. Ma comunque t’aspettano. E giù botte ( se ti va bene ) per fregarti un cellulare, sempre che ti vada bene. Ieri sera ne hanno “fatto” un altro. Povero cristo, tornava a casa solo tardi dal lavoro; possibile che si facciano ancora questi errori ! E dopo averlo lasciato svenuto , pesto e sanguinante sono scappati.
    Non è che si sono rifugiati – per caso – al campo rom di Tor di Quinto ?
    Magari hanno usato un’auto ( di lusso s’intende ! ) rubata che poi hanno lasciato tranquillamente parcheggiata vicino alle baracche. Tanto chi ci va a controllare ? Se entra la forza pubblica è PROVOCAZIONE nei confronti di una minoranza da sempre offesa e vilipesa.
    Ma non è che niente niente c’avevano ragione chi li offendeva e li vilipendeva ?
    E quasi quasi mi ricorda lo stadio.
    Dove per anni ( e tuttora ) le curve sono luoghi “franchi”.
    Nessun addetto alla pubblica sicurezza entra, perché anche questa sarebbe PROVOCAZIONE alla libera espressione del tifo. E via con lo spaccio di droga , via con la prostituzione nei bagni , via con i furti e borseggi.
    Ma facciamo veramente VIA ?
    Nel senso che intendiamo noi poveri e meschini borghesi che quotidianamente andiamo lavorare, pensiamo alla famiglia, cerchiamo di essere onesti e rispettare il prossimo. Il tutto molto ma molto laicamente parlando. Anche perché poi magari arrivo al punto che m’incazzo pure io e pure parecchio. Alla faccia dell’altra guancia . E se ne piglio oggi lo “sfondo” sarà pure lecito ? Perché posso pure levarmi la giacca e la cravatta. E poi siamo pari anzi vinco io perché sono molto ma molto più incazzato e stufo. Ed anche perché se è vero che “loro” non hanno nulla da perdere , io sì.
    Per oggi basta così.

  3. Questa notizia è surreale oltrechè assurda.. La pista ciclabile, la prima a Roma realizzata per i mondiali del 90 e poi progressivamente allungata dentro Roma è stata una grande conquista, un primo passo per avvicinare Roma alle altra capitali europee, ha rappresentato nei tratti che costeggiano il Tevere anche l’occasione per il recupero del territorio in una operazione abbastanza riuscita.. E adesso si rinuncia, si abdica di fronte allo status quo imposto da bande di miserabili, ci vediamo portare via oltre ad una struttura anche tutto quello che rappresenta in termini di civiltà, di vivilibità e di svago solo perchè le autorità preposte non sono in grado di arginare la violenza di pochi piccoli e disperati delinquenti.. Credo che sia una sconfitta enorme per la città ed un segnale preoccupante di sbragamento delle istituzioni nei confronti di presenze sempre più nocive ed arroganti di fronte a cui siamo sempre più imbelli.. Se il prezzo della “solidarietà” deve essere la rinuncia a vivere per ricncuidermi dentro una fortezza allora forse è venuto il momento di ripensare determinati approcci al problema..

  4. Il XX Municipio da anni chiede l’incremento dell’organico della Polizia Municipale del XX Gruppo, la messa in sicurezza, la vigilanza e la videosorveglianza della pista ciclabile che invece è abbandonata a se stessa, accerchiata da baraccopoli e sporcizia. Bene ha fatto il Presidente Fasoli ad assumersi la responsabilità della chiusura della pista affinchè il Comune e il Sindaco di Roma non continuino più a far orecchie da mercante, ma assolvano al loro dovere. Cosa dovremmo fare? Aspettare che un altro ciclista venga selvaggiamente aggredito ed ucciso? O attendere un altro caso Reggiani per poi piangerci addosso? Per una volta il Sindaco faccia il Sindaco e si sappia assumere le proprie responsabilità! …E’ finito il tempo degli spot pubblicitari, del falso buonismo e dell’ipocrisia. Il XX Municipio è il Municipio più grande di Roma e se fosse un Comune sarebbe il terzo Comune d’Italia per estensione territoriale. Occorrono uomini, mezzi e risorse per amministrarlo e per dare risposte concrete alle denunce che il Municipio sistematicamente da anni porta all’attenzione dell’amministrazione comunale per la salvaguardia del territorio e dei suoi cittadini. Cari colleghi del PD, siete al governo della Provincia, del Comune, della Regione e del Paese, il vostro segretario di partito è anche il Sindaco di questa città e parlate di scarsa cultura di governo!!! Beh, se la vostra cultura è quella che sta portando alla deriva il Paese e la città di Roma, sono oggi ancor di più di ieri, orgoglioso di essere un consigliere eletto nelle fila del CentroDestra. Cons. Simone Ariola – A.N. Municipio Roma XX-

  5. Non è un bel gesto, è un segno di resa.
    Il territorio è del XX municipio. E questo vuol dire che ilo XX municipio si sta arrendendo.
    Caro Ariola si chiede cosa dovremmo fare?
    Non arrendersi. Mai
    Non è forse un motto del suo partito?

  6. Sig. Ariola, siamo stufi di sentir dire lei, numerosi (non tutti per la verità) suoi collegi di maggioranza ed il suo presidente “noi l’avevamo detto”, “noi l’avevamo denunciato” , “noi l’avevamo chiesto”. Quando potremo sentir dire la maggioranza che guida questo municipio “noi l’abbiamo fatto” ?
    Altrimenti perchè siete stati eletti dalla maggioranza di questo territorio, per “dire” o per “fare” qualcosa ?
    e non mi dica che oggi avete “fatto qualcosa di concreto” nel chiudere la pista ciclabile, privando me, i miei figli ed i miei amici amanti della bicicletta dell’unico spazio disponibile per fare un po’ di moto. avete solo assecondato una ripicca conseguente alla denuncia sul fuori strada. alla faccia nostra. grazie.

  7. Carissimo Simone Ariola, visto che hai ottimamente condotto la questione Parchetto di San Godenzo, cosa di cui ti siamo tutti grati, realizza che questa è esattamente la stessa cosa: impegno contro il degrado.. solo che qui la cosa è un pochino più grossa ma anche più significativa anche per i motivi che ho esposto sopra.. Non è togliendo ai cittandini una risorsa che si risolvono i problemi, altrimenti la stazione Termini sarebbe chiusa da vent’anni..

  8. Salve Sig. Ariola lei scrive:
    “Cosa dovremmo fare? Aspettare che un altro ciclista venga selvaggiamente aggredito ed ucciso? O attendere un altro caso Reggiani per poi piangerci addosso?”

    Ma perche’ se il fatto succede fuori dalla ciclabile non e’ altrettanto grave ?
    Ad esempio camminando sul lungotevere o su via di Tor di Quinto o sul ponte?
    Che senso ha chiudere solo la ciclabile ? Basterebbe un cartello che avvisa che chi ci passa lo fa a proprio rischio e pericolo, come d’altronde succede per qualunque altro punto della ciclabile isolato.
    Come giustamente e’ stato fatto notare, i vigili che dovranno sorvegliare gli accessi alla ciclabile (quindi 24/24 con turni?) potrebbero vigilare sulla ciclabile stessa.
    Questa non e’ neanche contesa politica, perche’ sulla ciclabile i Rom ed altri diperati ci stanno da prima che ci fosse il governo di centro sinistra ed era altrettanto pericolosi.

    Da ciclista frequentatore della ciclabile le chiedo di riconsiderare questa scelta e di valutare altre soluzioni.
    bikediablo

  9. Perchè non mandare i 3 ausiliare del traffico che stazionano sempre sul tratto di cassia riservato ( mi auguro ancora per poco ) ai mezzi pubblici ?
    Gli farebbe bene anche alla salute , invece di fumare in continuazione immobili vicino alla loro punto , potrebbero farsi una corroborante passeggiata in mezzo alla natura.
    E soprattutto servirebbero a qualcosa ; o meglio servirebbero la comunità dalla quale sono pagati e stipendiati e non solo quindi a fare cassa ( definirei maltolto ) per comune-cotral-gerit eccetera

  10. Non’ è un gesto di resa! Al contrario oggi tutti i quotidiani romani e il TG3 hanno parlato della chiusura della pista ciclabile per motivi di sicurezza. Finalmente l’opinione pubblica si è interessata ad un problema tanto caro ai nostri cittadini e forse presto tutti torneranno a poter percorrere la pista senza il timore di ricevere qualche sassata o di essere aggrediti o rapinati. Caro sig. Carlo A. se la pista sarà più sicura molte persone, donne e bambini in particolar modo, che per paura hanno rinunciato da tempo a recarsi sulla pista ciclabile torneranno ad affollare la pista; quindi non sia sempre così critico verso il Municipio, di certo la decisione presa dal Presidente è stata presa a malincuore, ma son certo che in tempi rapidi erediterà i suoi frutti! Sull’operato mio e di altri consiglieri della maggioranza municipale posso solo dirle che stiamo facendo secondo coscienza nell’interesse dei cittadini tutto cio’ che il regolamento del Comune di Roma prevede si possa fare. Ciò è riassunto nella delibera comunale sul Decentramento amministrativo, che di certo non ho fatto io e che mi auguro venga presto modificata per poter attuare un reale e vero Decentramento che consenta ai Municipi di gestirsi con piena autonomia senza dover, come accade oggi, chiedere ogni volta ‘elemosina’ al Comune di Roma. Cordiali saluti, Simone Ariola.

  11. consigliere, non vorrei trascinare questa discussione per mesi, lei ha le sue idee ed io le mie. delle sue sinceramente non apprezzo questa difesa d’ufficio a spada tratta dell’operato del suo presidente, qualunque cosa dice e qualunque cosa fa per lei è sempre fatta bene, ma è cosi’ infallibile o è fatto di carne, ossa ed errori come tutti gli uomini ? e della jeep che mi dice, per acquistarla è stata chiesta l’elemosina al comune ? cordiali saluti anche a lei.

  12. Passo spesso per la pista ciclabile,ma non mi è mai successo nulla di così grave..forse perchè mi ci reco sempre a passeggiare col mio bestione di cane (che fidatevi,mette paura!!).. Non dubito pero che sia un tratto di strada poco sicuro..
    Ma allora caro presidente,visto che hai tanto a cuore la nostra sicurezza,invece che perdere tempo a criticare l’operato del sindaco o a chiudere la ciclabile,non facevi prima a sbaraccare quel tratto di tevere e a istituire per esempio un servizio di sorveglianza?? I soldi non mancavano..bastava investire meglio i 38.000 euro di noi contribuenti che invece hai speso per farti un bel land Rover!

  13. Io non credo che chiudendo o togliendo si risolve il problema, io credo che il sindaco e tutte le persone che hanno poteri in tal senso debbono assicurare al cittadino piena libertà di movimento, debbono assicurare piena libertà di poter uscire passeggiare lavorare vivere senza per questo essere derubate, uccise, violentate.
    Non credo che si debba ridurre al degrado più basso una città, specialmente parlando di Roma, ma vediamo che il problema è in tutta Italia.
    I signori della XX e parlo del Municipio e di tutti quelli che prendono stipendi da favola dai cittadini facessero il loro dovere.
    Il problema delle stazione c’era e si è rafforzato da molto tempo, terra di nessuno appunto, dove vanno a dormire barboni, dove passano rom, dove c’è di tutto e di più, non vedo mai una macchina della polizia o dei vigili.
    La ciclabile anche terra di nessuno, tutti sapevano, gli organi competenti di quanto degrado c’era, non credo nessuna sorpresa se poi un povero cristo che andava in bici è stato ucciso per essere derubato. Cosa fanno poi a queste persone una volta presi? due giorni e li rimettono fuori, o agli arresti domiciliari, o indulti. MANDIAMOLI VIA, ACCOMPAGNAMOLI NELLA LORO NAZIONE SENZA PIU’ RITORNO, DANDO AL LORO PAESE DI ORIGINE LA RESPONSABILITA’ DI NUOVI EPISODI CHE RIGUARDANO CHI E’ STATO MANDATO VIA PER MOTIVI DI SICUREZZA. Grazie Patrizia

    N.B. non si può andare avanti in questo modo, l’Italia ha bisogno di persone che lavorano e di vivere in modo onesto, gli stranieri benvengano quando hanno voglia di vivere ed integrarsi e rispettare le regole del nostro paese, che è ora che si facciano delle vere leggi per la sicurezza e le si faccia rispettare.

  14. Solo per puntualizzare e non per polemizzare, non condivido tutto l’operato del Presidente del Municipio. Il fuoristrada è stato acquistato con tutti i buoni propositi con i fondi del QCS erogati dalla Regione Lazio dalla passata legislatura (Giunta Storace) per situazioni di calamità per la protezione civile del XX Municipio. Ritengo inopportuno che venga utilizzato dal Presidente sia pure per spostamenti istituzionali e proprio da un Collega di A.N. partì la prima protesta e richiesta di chiarimenti con un interrogazione municipale molti mesi fa’ tra l’indifferenza dell’opposizione. Cordialmente, Simone Ariola.

LASCIA UN COMMENTO

inserisci il tuo commento
inserisci il tuo nome