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Via della Farnesina, storia di un parco che non c’è più

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panorama.JPGDi verde la nostra zona abbonda ma questo non può essere un buon motivo perché sia abbandonato.

Parliamo oggi del Parco della Farnesina (in burocratese si chiama “area verde ex via Volpi”) confinante con via della Farnesina, via del Foro Italico, via dei Colli della Farnesina e con il parco dell’Istituto Don Gnocchi. Un grande polmone di ossigeno, ricco di pini, che fino ad un decennio fa era frequentatissimo da anziani, mamme e bambini  perché col suo parco giochi e la pista da pattinaggio  costituiva una valvola di sfogo ed un accogliente punto di aggregazione. Poi, lentamente, ha subito un continuo ed inarrestabile degrado fino alla situazione attuale. Ma facciamoci due passi insieme.

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Da via della Farnesina vi si accede da una brutta scalinata in tufo realizzata con pessimo gusto circa 5 anni fa e nelle cui aiuole non è mai stato piantato un fiore. Al termine della stessa le prime immagini che ci accolgono sono quelle di un cantiere in disuso, di lavori abbandonati, di recinzioni rotte e teli svolazzanti. Tutti residui dei lavori per la realizzazione del passante nord-ovest e del raddoppio della carreggiata del ponte di via del Foro Italico su via della Farnesina. Lavori finiti circa tre anni fa e da allora quel ch’è rimasto nel parco giace lì abbandonato.    

[GALLERY=31] Cerchiamo le panchine: sei o sette in tutto, sono in realtà delle lastre di marmo che poggiano su blocchetti instabili. Le aiuole non esistono, non c’è verde, non ci sono piante, solo sporcizia e deiezioni canine. Sul lato sinistro del parco, al limite del vialetto d’accesso al Centro Anziani, vediamo un fossato che abbonda di rifiuti d’ogni tipo al centro del quale un senza-tetto ha eretto la sua dimora all’aperto: i sacchi di rifiuti sono il suo letto abituale.

[GALLERY=32] Ci avviciniamo ora alla (ex) pista da pattinaggio la cui recinzione è in più parti sfondata. Al cancello ci accoglie un cartello del Servizio Giardini del Comune di Roma che, in questo scenario, ha dell’inverosimile: ” questa area giochi è riservata a bambini dai 3 ai 12 anni….” certo, ci vuole un bel coraggio a lasciarlo lì da anni con quella dicitura: ma quale folle genitore si avventurerebbe con un bambino su quello spiazzo ? (nel contempo saremmo curiosi di sapere perchè da 3 a 12 anni… forse chi ne ha meno e chi di più non ha diritto a giocare in un’area pubblica ?!?).  

[GALLERY=33] Resta il fatto che la pista è impraticabile, i corrimano tutti arrugginiti ed a volte spezzati ed il pavimento è sfondato. Su un lato della pista notiamo un reperto archeologico abbandonato, sull’altro lato si intravedono fra gli arbusti cumuli di materiale da risulta mentre contro la recinzione in fondo alla pista si vede del materiale ordinatamente accatastato (presumibilmente, vistane la natura, dal gestore del bar confinante).   

[GALLERY=34] Nell’insieme un panorama  desolante, avvilente, posto a pochi  metri da decine di abitazioni che vi si affacciano ed a un centinaio di metri dal Ministero degli Esteri, ridotto oggi ad essere usato solo per portarvi a correre i cani. Eppure ad inizio 2007 il comitato direttivo  del Centro Anziani, che ha sede all’interno del Parco, chiese al XX Municipio l’affidamento dell’area giochi al fine di realizzare uno spazio di socializzazione anziani-bambini impegnandosi in cambio ad effettuare servizi di guardiania, vigilanza e piccola manutenzione. Sarebbe stata una gran bella cosa perché oltre a restituire il parco ai cittadini avrebbe consentito ad un piccolo gruppo di anziani di zona di sentirsi ancora attivi e socialmente utili.Ed infatti il Municipio espresse all’unanimità parere favorevole con la Risoluzione 16/2007, salvo poi annullarla con  la successiva  Risoluzione 49/2007 in quanto fu appurato che tali compiti non potevano rientrare nelle competenze di un Centro Anziani. Detto ciò, con la stessa Risoluzione il Consiglio del XX Municipio, su proposta del X Dipartimento del Comune di Roma,  a maggioranza espresse parere favorevole  alla concessione  dell’area alla Associazione Culturale e Sportiva “Gousha” (della quale non abbiamo trovato alcuna traccia in internet) : sembrerebbe infatti, stando agli atti, che tale Associazione si sia impegnata col X Dipartimento  a riqualificare il Parco a proprie spese, ma in cambio di cosa non ci è dato di saperlo.

Questo accadeva a Maggio 2007. Le foto, che sono invece di oggi, dimostrano che la situazione non è cambiata, se non che in peggio.

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7 COMMENTI

  1. Un bellissimo articolo che documenta con molta cura una situazione di estremo degrado in una zona di Roma che non può certo definirsi periferica. Per renderlo ancora più interessante aggiungerei un link a quello intitolato “a piazza Carli la nuova area verde” in modo da evidenziare che siamo in attesa di chiarimenti da parte degli organi comunali riguardo ai criteri di scelta delle opere pubbliche e, soprattutto, all’esistenza di un “piano di recupero” per questa “ex area verde”.

  2. Cari amici di vigna clara blog ho letto con attenzione il vostro articolo tanto che mi trovo in dovere, come consigliere di questo municipio, di scrivere queste righe. Sono anni che combatto per le aree verdi di Vigna Clara (Podismo, Alpinismo, Parco atleti azzurri di Italia, Parco tassoni e Parco Volpi) e sono anni che, nonostante le risoluzioni del Municipio, le campagne di sensibilizzazione fatte con i comitati e i cittadini del nostro quartiere, che trovo pochissimi riscontri da parte del Comune di Roma in merito alle nostre segnalazioni. Per quanto riguarda il Parco Volpi ricordo molto bene, e con me molti abitanti di via Colli della Farnesina insieme al Comitato Farnesina, le innumerevoli riunioni che facemmo con i dipartiemnti comunali competenti e con i tecnici della Astaldi al fine di avere rassicurazioni su quelli che sarebbero dovuti essere i lavori di urbanizzazione conseguenti alla realizzazione del Passante a Nord Ovest. All’epoca ci vennero garantiti, anche attraverso lettere e delibere comunali, i seguenti lavori: scalinata di accesso da via della Farnesina al Parco Volpi, riqualificazione del parco e manutenzione del verde. Oggi passati gli anni lo stato di degrado è quello che molto esaustivamente avete documentato con il vostro articolo. In merito alla associazione Gousha anche io devo dire che mi lascia molto perplesso il fatto che si sia deciso di togliere al centro anziani la possibilità di occuparsi, ed occupare a sua volta i propri iscritti, del parco. Sarebbe stata una lodevole iniziativa con notevoli risvolti di carattere sociale per gli anziani ma anche per i giovani che si sarebbero trovati a lavorare, integrati, per il bene comune dato dal parco.

  3. Gentile consigliere Molinari, apprezzo sinceramente il suo lavoro a favore del verde del nostro quartiere, ne abbiamo tanto per fortuna, ed è bene valorizzarlo e curarlo. proprio per questo non capisco perchè il municipio o il comune ha speso tanti soldi per rifare il giardino di piazza Carli che neanche ne aveva bisogno anzichè spendere gli stessi soldi per il parco della Farnesina che si trova in queste brutte condizioni. inoltre il fatto che non è stato dato in concessione al centro anziani è stata veramente una brutta azione, poi si parla tanto di sostegno alla terza età per farla sentire ancora utile ! però il fatto che lei è rimasto perplesso non mi quadra perchè sotto la risoluzione con cui il parco è stato concesso alla società Gousha c’è anche il suo voto favorevole. non voglio malignare voglio solo cercare di capire come stanno veramente le cose. Grazie e buon lavoro. Anna Maria

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