Home ATTUALITÀ “Riprendiamoci via Cassia Antica” visto dalla stampa

“Riprendiamoci via Cassia Antica” visto dalla stampa

Galvanica Bruni

quatidianodellasera.jpgIl QUOTIDIANO DELLA SERA, nella sua edizione del 13 settembre, ha dedicato un ampio servizio a firma di Caterina Bruno – che ringraziamo per l’interesse dedicato ai temi trattati da questo Blog – al problema da noi reiterato con il nostro articolo del 7 settembre relativo alla riapertura al traffico privato della corsia oggi riservata al trasporto pubblico su via Cassia Antica. Lo pubblichiamo qui di seguito integralmente aggiungendo i nostri commenti in calce allo stesso.

Cassia Antica, i residenti chiedono il doppio senso

Continua a leggere sotto l‘annuncio

(Roma, 13 Settembre – Caterina Bruno) I cittadini del XX Municipio vogliono “riprendersi” via Cassia Antica. Più precisamente, chiedono di ripristinare il doppio senso di marcia nel tratto compreso fra l’incrocio con via Cortina d’Ampezzo e l’innesto su via Cassia Nuova. Da anni la strada è a senso unico in salita, mentre la discesa è riservata a ATAC e TAXI. La proposta è partita a marzo scorso dal VignaClaraBlog.it. Dopo le tante lamentele dei residenti, i coordinatori del sito, Claudio Cafasso e Fabrizio Azzali, hanno lanciato, in aprile, un sondaggio telematico sull’argomento. Risultato: l’80% dei partecipanti ha approvato l’eliminazione della corsia preferenziale su via Cassia Antica. Si sono espressi a favore anche alcuni politici del ventesimo Municipio. Stefano Erbaggi ad esempio, consigliere AN che, alla riunione del gennaio 2007 del Municipio XX si è battuto per la riapertura della strada in questione, ha addirittura proposto “una bella manifestazione”. I favorevoli al ripristino del doppio senso denunciano grandi disagi non solo dei residenti in via Cassia Nuova che, tutte le mattine per entrare in città, sono costretti a file interminabili fino a Corso Francia, ma anche degli abitanti di quest’ultimo che, per via del “famoso” percorso obbligato, si trovano immersi, di riflesso, nel caos e nello smog. Corso Francia, infatti, secondo le stime dell’ARPA Lazio (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale), risulta essere una delle zone più inquinate di Roma.

Dall’altra parte abbiamo invece i dissidenti: ” Questa richiesta” – ci dice Mauro Mirò, ufficio stampa dell’ATAC – “è contro il pubblico interesse. Ogni autobus può portare circa 100 persone, e quindi mi sembra il minimo dare la precedenza ai mezzi pubblici piuttosto che alle macchine dei privati che ne trasportano al massimo 5”. Per il momento, quindi, l’iniziativa “Riprendiamoci via Cassia Antica” sembrerebbe una battaglia persa. Si, perché anche il Dipartimento VII, oppostosi fin dall’inizio all’eliminazione della corsia riservata, non intende scendere a compromessi. “In questo Dipartimento” – ci spiega Andrea Burli, ufficio stampa dell’Assessore alla Mobilità del Comune di Roma Mauro Calamante – “intendiamo, anzi, allargare la rete preferenziale. Tutto ciò è necessario per rendere il trasporto pubblico più competitivo. Ammetto che l’aumento degli ingorghi, soprattutto in una zona già colma come la Cassia, possa essere un fattore da considerare, ma il dovere dell’amministrazione comunale è quello di convincere più persone possibile a prendere l’autobus, e non di agevolare i privati”.

Marco Daniele Clarke, Assessore ai Lavori Pubblici e Manutenzione Urbana del XX Municipio, pur comprendendo le ragioni del Dipartimento VII, evidenzia le complicazioni che derivano dalla corsia preferenziale: “Piazza Giuochi Delfici, Corso Francia e via Cortina d’Ampezzo, ma quest’ultima solo quando la Galleria Giovanni XXIII viene chiusa, risultano spesso paralizzate”.

Le sollecitazioni al ripristino del doppio senso in via Cassia Antica, per il momento, non ottengono risultati. L’eliminazione della linea preferenziale predisposta dall’ATAC, è esclusa. “L’unica speranza per coloro che vogliono il ripristino del doppio senso per risolvere il problema del traffico sulla Cassia” – ci dice ancora Andrea Burli – “è la futura Linea C della Metropolitana”.

Il nostro commento:

registriamo positivamente la favorevole accoglienza della nostra proposta “riprendiamoci via Cassia Antica” da parte degli amministratori locali del XX Municipio ma nel contempo, con amarezza, prendiamo atto che la volontà unanime del Consiglio Municipale, espressa nella risoluzione del 9 Gennaio 2007 , viene prevaricata e calpestata dal VII Dipartimento del Comune di Roma. Vien voglia di chiedersi allora a cosa serva il tanto decantato decentramento amministrativo…. eppure, molto correttamente, il Consiglio Municipale, supportato dai pareri positivi della Commissione Mobilità e del Comando del XX Gruppo di Polizia Municipale, aveva chiesto di istituire il doppio senso di marcia “almeno in forma sperimentale per trenta giorni” ma tale minima richiesta, a quanto pare, è stata respinta al mittente in barba al fatto che sia stata presentata non da due anonimi gestori di un blog locale ma dall’intero Consiglio di un Municipio ed in barba al fatto che il percorso obbligato via Cassia Nuova-Corso Francia contribuisca significativamente ad incrementare l’inquinamento atmosferico ed acustico su Corso Francia.

Ma tant’è, ogni dietrologia è quindi lecita: cui prodest il permanere della corsia riservata ? perchè è ritenuta così di vitale importanza tanto da essere quotidianamente presidiata da due – ed a volte anche tre – ausiliari del traffico ? A voi la risposta.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

3 COMMENTI

  1. Ho letto con attenzione i vostri commenti e non posso che condividere le vostre considerazioni. Non mi rimane che constatare con profonda amarezza che il potere economico ancora una volta sovrasta le necessita’ e le ragioni dei cittadini e dei residenti della zona,oltre che dei consiglieri municipali, che meglio conoscono le esigenze del territorio! ….che ci fosse qualcosa di strano lo avevo capito gia’ da quando mi accertai che dal dicembre 2005 l’allora comandante dei vigili urbani dott.Porta comunico’ il parere favorevole al VII dipartimento e li’ rimase!!!! Per questa ragione, nonostante pressioni giunte da piu’ parti, (addirittura la consigliera prima firmataria ritiro’ il documento) avendo seguito l’iter dalla scorsa legislatura, ostinatamente ho voluto che la proposta di risoluzione diventasse patrimonio della commissione mobilita’ e tornasse in Consiglio per essere votata! …evidentemente non e’ stato sufficiente! …forse l’assessore Calamante sottovaluta l’intelligenza dei cittadini, per cui non ci rimane che aprirgli …gli occhi con una bella manifestazione pubblica!!!!! Rimango a disposizione dei cittadini. SIMONE ARIOLA – CONSIGLIERE A.N. MUNICIPIO ROMA XX – 338.2750564

  2. Ho da porvi quattro domande da 100 dollari:
    1. come si può migliorare l’inquinamento, se la Cassia Antica dista a 400m di distanza, in linea d’aria, da Corso Francia?
    2. come si può migliorare l’inquinamento a Corso Francia, se nella tangenziale (passa sopra Corso Francia…) ogni sacrosanto pomeriggio ci sono code chilometriche fino alla Salaria e ci passano almeno 100mila vetture quotidianamente?
    3. Dietrologia: sarebbe una bestemmia se si tornasse indietro sui propri passi e si eliminasse quella ferrovia (uno scempio), progettata per i mondiali del ’90 e mai terminata?
    4. Perché hanno cementificato diverse aree verdi, abbattendo anche degli alberi, sempre su Corso Francia?

    Se vogliamo parlare di qualità ambientale, vorrei avere chiarezza su quest’argomento…
    Se invece parliamo di risoluzioni del traffico, continuo a ribadire un problema enorme della Cassia: i semafori di Via Giustiniana, Via Grottarossa e via Due Ponti.
    Gli altri non soffrono, anche perché, sennò, all’inizio della Via Cassia (rettilineo finale a scendere) troveremmo una coda spaventosa, cosa mai vista se non dovuta a qualche incidente nell’incrocio con V.Pareto (ed è già successo..).

    A voi la parola.

    Saluti,
    Mat

  3. Caro Mattia provo a risponderti……. Poi fammi sapere quanto ho vinto
    TUA DOMANDA:
    1. come si può migliorare l’inquinamento, se la Cassia Antica dista a 400m di distanza, in linea d’aria, da Corso Francia?
    RISPOSTA
    se eliminiamo tutto il traffico che dalla Cassia deve andare verso la Camilluccia, Piazza Giuochi Delfici e zone limitrofe, sicuramente avremo reso più scorrevole e quindi meno inquinata Vigna Stelluti e Corso Francia.

    TUA DOMANDA
    2. come si può migliorare l’inquinamento a Corso Francia, se nella tangenziale (passa sopra Corso Francia…) ogni sacrosanto pomeriggio ci sono code chilometriche fino alla Salaria e ci passano almeno 100mila vetture quotidianamente?
    RISPOSTA. Forse è una goccia nel mar. ma se cominciamo a dividere il traffico della prima domanda qualcosa anche se poco abbiamo fatto. Poi possiamo pensare ad ulteriori soluzioni.

    TUA DOMANDA
    3. Dietrologia: sarebbe una bestemmia se si tornasse indietro sui propri passi e si eliminasse quella ferrovia (uno scempio), progettata per i mondiali del ‘90 e mai terminata?
    RISPOSTA
    Di parolacce chi ha costruito quella ferrovia se ne è prese già tante che penso debba scontare almeno tre secoli di purgatorio. Ma se invece di eliminare la ferrovia pensassimo di utilizzarla?

    TUA DOMANDA
    4. Perché hanno cementificato diverse aree verdi, abbattendo anche degli alberi, sempre su Corso Francia?
    RISPOSTA/DOMANDA: Di quali aree ex-aree verdi parli? Non me le ricordo. Per me Corso Francia è sempre stato un posto infernale. La solzuine al traffico potrebbe essere di farla a due piani. Uno a raso per il traffico verso il centro e l’altro interrato nel senso contrario. Come fanno in altri paesi.

    Quanti euro ho guadagnato?

    Scherzi a parte penso che la zona di Via Cassia Antica sarà rivoluzionata dall’arrivo della metroC. Di fronte allo svincolo di Via Cortina d’Ampezzo sarà costruita una fermata della MetroC con tanto di parcheggio di cambio.

LASCIA UN COMMENTO

inserisci il tuo commento
inserisci il tuo nome