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Droga e sporcizia al Cimitero di Prima Porta

Galvanica Bruni

cimitero.jpgAl cimitero di Prima Porta accade di tutto.

E’ notizia di ieri che i Carabinieri, dopo mesi di appostamenti, hanno arrestato tredici spacciatori che usavano le tombe come luogo sicuro per nascondere la droga. Una banda gestita da egiziani che avevano come gregari cittadini italiani ed extracomunitari. Chi voleva fare “acquisti” si mischiava ai parenti dei defunti che compravano fiori per le tombe dei loro cari ed il gioco era fatto: il fioraio a tempo perso e spacciatore a tempo pieno di turno andava a ritirare la dose, nascosta di volta in volta in un vaso diverso di una tomba diversa, e la consegnava all’acquirente. Ma tutto questo via vai non è sfuggito all’attenzione delle forze dell’Ordine che, anche in borghese, sorvegliano i luoghi di Roma maggiormente affollati: la sorveglianza è durata per diversi mesi dopodiché sono scattate le manette.

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Questa è notizia di ieri. Notizia di sempre invece è lo stato di degrado del cimitero.

Come già denunciato il 9 Aprile su questo Blog da parte del Consigliere Todini del XX Municipio, la sporcizia è ovunque, nei corridoi, sulle scale per raggiungere i vari piani, l’acqua manca molto spesso, i cassonetti sono pieni di fiori secchi ed i rifiuti fuoriescono copiosi come peraltro documentato da alcune foto pubblicate su AbitareaRoma un paio di mesi fa. Ma come se non bastasse ora ci sono piccioni ovunque, piccioni a stormi che svolazzano dentro i corridoi e nelle cappelle del cimitero lasciando escrementi dappertutto.

Un cimitero è già triste di per sé, ma che debba suscitare un senso profondo di desolazione e di rabbia per lo stato di degrado in cui si trova è avvilente. Lo dice anche, in una recente ed accorata lettera di denuncia, questa lettrice del Messaggero.

Droga e sporcizia, un connubio inaspettato per un cimitero della Capitale.

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