Diversi lettori ci hanno scritto per avere maggiori dettagli sui progetti della Giunta Veltroni bocciati da Italia Nostra nella conferenza stampa della scorsa settimana (vedi nostro precedente articolo). Abbiamo raccolto quindi alcune informazioni in più su ognuno di essi che qui riepiloghiamo:
Stadio del tennis del Foro Italico: come già anticipato tempo fa dal notiziario AbitareaRoma.net il progetto del Comune di Roma e del Coni prevede lo smontaggio del vecchio stadio del tennis e la costruzione di una struttura (anche coperta) per raddoppiare l’attuale capienza massima e portarla a contenere 15 mila spettatori il tutto con l’obiettivo di candidare Roma ad ospitare le Olimpiadi del 2016. Roma è infatti già dotata di tutte le strutture sportive richieste per poter porre nel 2009 la propria candidatura, tranne appunto un palazzetto che contenga 15 mila posti e tale realizzazione è condizione necessaria perché ciò possa avvenire.
Museo del giocattolo a Villa Ada: Il progetto prevede la costruzione di una parte ipogea, di circa 15.000 metri cubi (praticamente una palazzina di 5 piani) destinato a contenere il Museo del giocattolo. Il progetto è molto osteggiato e non solo da Italia Nostra. Molte sono le critiche mosse alla Giunta Capitolina, ne citiamo alcune. La prima è l’assoluta illogicità nel costruire nel sottosuolo un museo destinato ai bambini privandoli così del rapporto con la natura e con il mondo circostante; la seconda è l’incoerenza di costruire ex-novo una struttura museale che invece potrebbe essere ospitata anche in altri edifici romani che necessitano di recupero e apertura alla fruizione. Terza, ma non meno importante obiezione, è basata sui gravi impatti per l’ambiente derivanti dallo scavo e sui costi necessari alla struttura per riscaldarla, climatizzarla, illuminarla e per consentirne la discesa e risalita. In definitiva chi, oltre ad Italia Nostra, si oppone al progetto lo fa sulla base del principio che Villa Ada è un bene comune a tutta la città e non un sito qualunque da sottoporre alle regole di mercato al solo scopo di incrementare l’offerta turistica senza considerare le conseguenze sul patrimonio che appartiene alle generazioni future.
Autosilos al Pincio : Questo progetto fa parte del Piano Parcheggi adottato dalla Giunta Capitolina con l’ordinanza del 12 ottobre 2006. E’ un tassello del programma urbanistico per l’area Tridente-piazza Augusto Imperatore che prevede la pedonalizzazione del Tridente e dunque la necessità di eliminare il parcheggio su strada. Saranno realizzati sette piani interrati sotto piazzale Napoleone I per 720 posti auto dei quali il 70% sarà riservato a residenti e proprietari di negozi, il 20% sarà dato in affitto e il 10% sarà a rotazione. Lungo gli emicicli che salgono intorno alla terrazza saranno realizzate le rampe di accesso carrabile al parcheggio; nella terrazza saranno invece sistemate le uscite pedonali. La pavimentazione della terrazza verrà modificata con l’inserimento di griglie di sicurezza e di impianti di aerazione. La più forte obiezione di Italia Nostra e di tutte le associazioni ambientaliste è che così facendo sarà manomesso e deturpato per sempre uno dei luoghi storici più belli del mondo e che non è vero che il parcheggio servirà a togliere le auto dal Tridente ed a pedonalizzarlo. Dati alla mano, gli ambientalisti affermano che nel centro storico di Roma risiedono ancora circa 100mila abitanti di cui 30mila nell’area del Tridente il che significa (sulla base degli indici di motorizzazione di Roma – un’automobile per abitante -) almeno 30 mila veicoli. Per dare spazio a tutte sarebbero necessari più di 60 ettari di superficie scoperta destinata a parcheggio, una dimensione grande come l’intera estensione di villa Borghese. Ma non è soltanto dal punto di vista dimensionale che i conti non tornano. Il 70% dei posti auto verrà infatti venduto sul mercato immobiliare e il 20% è destinato all’affitto per periodi lunghi: è evidente che verranno acquistati da coloro che lavorano in centro storico richiamando così ulteriore traffico automobilistico.
Ascensori panoramici al Vittoriano : Inaugurati dal Presidente della Repubblica il 2 Giugno 2007 la realizzazione dei due grandi ascensori panoramici rende il complesso del Vittoriano molto più simile al progetto originario elaborato dell’architetto Giuseppe Sacconi che a suo tempo lo ideò immaginando le terrazze gremite di persone. Gli ascensori sono stati realizzati in cristallo trasparente, nell’ottica della loro totale reversibilità, con una struttura completamente autoportante e staccata dal monumento e permettono di raggiungere la terrazza delle Quadrighe all’altezza di 81 metri ed ammirare Roma a 360°. Sono due cabine indipendenti che trasportano 13 persone l’una ad un costo di 7 euro a passeggero.
Claudio Cafasso
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ambiente e bellezza sono sempre più allo scatafascio…
basta vedere come sono ridotti i nostri mari…
dari vergassola:
http://www.youtube.com/watch?v=J3InoQFgFZ8
lo dice con ironia ma la situazione è grave…
Le luride mani su Piazza del Popolo vengono messe sin troppe volte per manifestazioni che oserei definirle da “paesani”.
Mi ricordo che portai una mia amica a visitare Roma, che non l’aveva mai vista.
Andai alla terrazza di Villa Borghese (non siate maliziosi, è un’amica!), per farle vedere il panorama su S.Pietro.
In quel giorno c’era la festa della Polizia ed avevano messo un manifesto che copriva tutto l’obelisco.
Dal momento che quella piazza è dei Romani, mi chiedo come sia possibile che il Sindaco metta o lasci mettere, senza troppi problemi, le mani sui momumenti.
Un atto indecoroso ed insulto, seppur minimo, ad una delle bellezze più importanti di Roma.
Sarò estremista nelle mie passioni artistiche, ma queste iniziative da mediocre paesano non le sopporto.
E non trovo nemmeno costruttiva la “Notte Bianca”.
Se da una parte trovo interessante una serata dedicata alla cultura, arte e spettacolo, dall’altra trovo migliaia e migliaia di persone che non cacciano un euro, sporcano, rovinano ed escono perché non hanno nient’altro da fare.
Ma tanto le mie parole sono spese a vento: il tutto è fatto per i soldi e per acchiapparsi i voti.
E una parola di critica verso alcuni media che esaltano questa manifestazione, paragonando Roma a Parigi: la capitale francese è più piccola rispetto alla nostra città ed architettonicamente più preparata a questo tipo di evento, per non parlare della sicurezza che a Roma è incentrata solo nelle zone colpite dall’evento.
Saluti,
Mattia