Home ATTUALITÀ A via Cortina d’Ampezzo una misteriosa indagine archeologica

A via Cortina d’Ampezzo una misteriosa indagine archeologica

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In via Cassia antica, all’incrocio con via Cortina d’Ampezzo, all’inizio del 2007 una grande area denominata “Fosso dei Frati”, così vasta da confinare con via della Camilluccia, è stata recintata e chiusa agli sguardi dei passanti.

Poichè la situazione dopo dieci mesi non è ancora cambiata, oggi siamo andati a curiosare per capire quale opera fosse in corso. Su un grande cartello apposto sul recinto si legge che …la Società “Antica Pia Acqua Marcia SpA” (presumibilmente proprietaria del terreno) sta svolgendo una non meglio precisata indagine archeologica commissionata dalla Soprintendenza Archeologica di Roma per un importo di circa 200.000 euro. Non pochi per due mesi di lavoro, perchè dallo stesso cartello si rileva che gli stessi dovevano durare solo dal 29 Gennaio al 20 Marzo di quest’anno. L’area però, ancorchè recintata ed inaccessibile, oggi appare completamente sgombra: nè attrezzature, nè mezzi meccanici, nè alcuna parvenza di scavi archeologici in corso.

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Considerato che il cosiddetto Fosso dei Frati costituisce un’area di grande valore ambientale tanto che con la Risoluzione n. 64/2003 il XX Municipio chiese alla Regione Lazio di classificarla come area naturale protetta (ai sensi della Legge Regionale 29/97) ed ipotizzando che una recinzione così vasta possa essere propedeutica ad un insediamento edilizio, abbiamo fatto una veloce ricerca in internet ma nel sito della Soprintendenza, ente che fa capo al Ministero per i Beni e le Attività Culturali, non v’è traccia di questa indagine archeologica e nel sito della Società Acqua Marcia , colosso immobiliare di proprietà della famiglia Caltagirone, nemmeno.

fossodeifrati.jpgAbbiamo invece trovato una interrogazione del Consigliere Comunale Eugenio Patanè presentata il 6 Aprile al Sindaco ed all’Assessore ai Lavori Pubblici di Roma per sapere se corrisponde al vero che la Antica Pia Acqua Marcia SpA abbia avviato un procedimento amministrativo volto a realizzare 3 stecche di palazzine ad uso residenziale nel Fosso dei Frati. Altro quindi che indagine archeologica, un’area dichiarata naturalisticamente vincolata, nei desideri di qualcuno, è invece destinata a trasformarsi nel solito grande insediamento edilizio !

Quale risposta abbia avuto il Consigliere da parte del Sindaco non lo sappiamo ed allora da questo Blog chiediamo anche noi se è vero che la società Acqua Marcia abbia chiesto una concessione edilizia, se nella stessa si sia tenuto conto delle norme di tutela ambientale e delle caratteristiche urbanistiche e di viabilità di un quartiere già saturo di edificazioni ed a che punto è il relativo iter amministrativo di concessione (sperando tanto che nel frattempo sia stata già negata).

Fra i nostri lettori e fra i Consiglieri del XX Municipio che frequentano VignaClaraBlog c’è qualcuno che abbia una risposta da darci ?

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