E’ di pochi giorni fa la notizia che, a seguito di un esposto a firma Marcello Zuinisi, legale rappresentante dell’Associazione Nazione Rom (ANR), indirizzato a Raffaele Cantone, presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac), è stata aperta ufficialmente una inchiesta per presunta “illegalità” del bando che prevede l’apertura di un nuovo campo rom nel XV Municipio o municipi limitrofi, bando che scade il 22 agosto e che, nonostante la richiesta di ritiro votata all’unanimità dal Consiglio del XV, andrà invece avanti per la sua strada secondo il volere della maggioranza M5S Capitolina che ha votato contro il ritiro.
Del fatto ne aveva dato notizia la stessa ANR lo scorso 12 agosto appena messa a conoscenza che l’esposto, presentato in data 11 luglio, aveva avuto un seguito con l’apertura di un’indagine affidata all’Ufficio di Vigilanza Servizi e Forniture dell’Anac con numero di protocollo 121322.
Perchè il bando sarebbe “illegale”. Secondo l’Associazione Nazione Rom “sono stati violati gli Accordi Quadro Strutturali Europei, la direttiva n. 173 della Commissione Europea emanata 5 aprile 2011, la Strategia Nazionale di Inclusione dei Rom, Sinti e Caminanti (RSC) e la delibera n. 32 (20 gennaio 2016) istituita dalla stessa ANAC: una linea guida per l’affidamento dei servizi a enti del terzo settore e cooperative.”
Ma la nuova notizia è che, forse a seguito dell’esposto, l’Assessore alle Politiche Sociali del Campidoglio, Laura Baldassarre, ha disposto un incontro con l’Associazione Nazione Rom che si terrà presso il relativo Dipartimento capitolino giovedì 25 agosto.
Lo comunica la stessa Associazione facendo sapere che, nonostante l’incontro si tenga tre giorni dopo la scadenza del bando, porrà all’ordine del giorno dell’incontro “il ritiro del bando e l’implementazione del Tavolo di Inclusione RSC nel rispetto degli schemi di governance, della Strategia e degli Accordi Eu.”
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