Home ATTUALITÀ Castello e ville intestate a prestanome: maxi sequestro nel Parco di Veio

Castello e ville intestate a prestanome: maxi sequestro nel Parco di Veio

castello tor crescenza
Galvanica Bruni

Ufficialmente per il Fisco era un nullatenente che percepiva redditi al di sotto della soglia di povertà, in realtà si tratta di un noto esponente della nobiltà romana.

I Finanzieri del Comando Provinciale di Roma, in esecuzione del provvedimento emesso dal G.I.P del Tribunale di Roma su richiesta della Procura, gli hanno sequestrato alcuni beni del suo patrimonio mobiliare e immobiliare.

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Le indagini sono partite in seguito a un puntuale monitoraggio dei grandi patrimoni connessi al settore ricettivo e hanno consentito di individuare, formalmente schermate dietro numerose società fittizie di diritto italiano ed estero (lussemburghesi e inglesi) intestate al personale di servizio, le ingenti disponibilità del conte.

Le indagini avviate tre mesi fa hanno permesso di scoprire che i beni – intestati a società formalmente di proprietà del giardiniere e della domestica del conte – sono stati affittati per cerimonie, convegni e soggiorni e che, dal 2011 al 2014, hanno fruttato al nobile circa 12 milioni di euro mai dichiarati all’Erario, oltre ai circa 300mila euro di imposta municipale unica dovuta e non versata alle casse comunali.

Tra i beni scoperti dalle Fiamme Gialle è emerso anche il Castello di Tor Crescenza, (edificato nel XV secolo e salito agli onori delle cronache per aver ospitato i ricevimenti in occasione delle nozze di noti personaggi dello sport e dello spettacolo come quelle di Totti e Briatore nonchè, nel 2010, le vacanze estive di Silvio Berlusconi, allora Presidente del Consiglio) con cinque ville annesse, per un estensione di 4mila mq nel Parco di Veio e sette ville edificate abusivamente a ridosso del mare all’Argentario, nonché un elicottero, con tanto di insegna nobiliare, utilizzato dal conte per gli spostamenti tra le varie proprietà e ‘posteggiato’ in un hangar sotterraneo.

Alla luce della situazione reddituale e patrimoniale ricostruita nel corso delle indagini, la Procura della Repubblica di Roma ha chiesto l’emissione di un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca per beni per un importo di circa 3 milioni di euro, pari alle imposte evase.

I Finanzieri inoltre segnaleranno ai Comuni di Roma e di Monte Argentario di procedere all’abbattimento o all’acquisizione a patrimonio delle cinque ville costruite abusivamente nel parco di Veio (nelle immediate adiacenze del Castello di Tor Crescenza) e dei lussuosi locali edificati sull’Argentario in violazione delle norme edilizie vigenti. (fonte della notizia: Rainews.it)

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