Che fosse protagonista la nostra redazione lo sapeva da tempo, tanto è vero che la intervistammo in tempi non sospetti. E lei, Marzia Caravelli, non ha tradito le attese. L’atleta del Cus Cagliari, impegnata questo pomeriggio nel meeting della Liberazione allo Stadio della Farnesina di Roma, ha fermato il cronometro a 39.56, migliore prestazione italiana di sempre sui 300hs.
Un risultato, quello della pordenonese, che nella lista nazionale all-time di questa specialità precede sia il 40.00 di Manuela Gentili (25 maggio 2012, Vigevano) che il 40.18 della primatista italiana dei 400hs Benedetta Ceccarelli (29 aprile 2007, Aulla).
La Caravelli, già detentrice con 12.85 del record italiano dei 100hs, diventa così la prima azzurra a scendere sotto i 40 secondi sulla distanza, riscontro cronometrico interessante anche in prospettiva del giro di pista con barriere.
Da notare, inoltre, come in tre settimane siano state riscritte ben due migliori prestazioni su distanze spurie con ostacoli: il 6 aprile scorso a Caserta, l’italo-cubana Yadisleidy Pedroso (CUS Pisa Atletica Cascina) con 24.8 aveva stabilito il crono mondiale più veloce di sempre sui 200hs.
“Era un test – ha dichiarato la Caravelli a fine gara – per capire quanto posso valere sui 400hs. Io e il mio allenatore Marcello Ambrogi ci aspettavamo un buon tempo, anche se magari non il record. Non escludo, un giorno, di cimentarmi sul giro di pista con ostacoli, ma non è il mio programma per quest’anno. La mia distanza restano i 100hs: è questa la gara che voglio fare, e bene, ai Mondiali di Mosca”.
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