All’alba di questa mattina è avvenuto lo sgombero della palazzina B del residence di via Mastrigli 15/C di proprietà della società Tosirom S.a.s. Mentre un paio di elicotteri delle forze dell’ordine volteggiavano a bassa quota, uno schieramento di uomini della Polizia di Stato e dei Carabinieri, 23 agenti del XX Gruppo di Polizia Municipale e 50 dell’VIII coordinati dal comandante Antonio Di Maggio, Vigili del Fuoco e funzionari dei Servizi Sociali del XX Municipio e del V Dipartimento del Comune di Roma, alla presenza anche del Presidente del XX Municipio, Gianni Giacomini, ha eseguito lo sgombero del residence della vergogna che da tempo, da decenni, versava in una situazione di gravissima carenza igienico sanitaria tanto da rendere necessaria l’adozione dell’ordinanza del Sindaco di Roma del 1 febbraio 2010 con cui era stata dichiarata l’inagibilita’ dei locali.
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Un centinaio di persone, per la maggior parte stranieri, sono stati sgomberati. Altri se ne erano già andati ieri pomeriggio, sollecitati in tal senso dal proprietario del manufatto, ing. Callarà, al quale questa mattina è stato contestato il reato di violazione dell’art.650 del codice penale e la non ottemperanza dello sgombero disposto dal Sindaco Alemanno.
Le operazioni si sono svolte in modo lineare nonostante il tentativo dei soliti ignoti di aizzare gli sgomberati contro le forze dell’ordine. “Impedite ai razzisti, anche se in divisa, l’ingresso al vostro domicilio. Il vostro domicilio è sacro” recitava infatti un volantino affisso da mani ignote sui portoncini antistanti il grande parcheggio.
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Le uniche reazioni vivaci sono venute da una persona con indosso un giubbotto rosso che ha pesantemente inveito contro il nostro inviato dicendogli che VignaClaraBlog.it “si deve vergognare”. Di cosa dovremmo vergognarci, di aver chiesto negli ultimi 3 anni il ripristino della legalità in via Mastrigli dando voce alle centinaia di residenti rappresentati dal locale Comitato Cittadini ? Transeat.
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Lo sgombero si è concluso in tarda mattinata. Verso le 12, mentre la temperatura aveva già raggiunto i 30 gradi, tutto appariva nella norma ed un atipico silenzio gravava sul residence.
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“Credo sia stato un intervento importante. Si inserisce nella costante attenzione per evitare forme di illegalità come le occupazioni abusive. La lotta contro le occupazioni è un’attenzione nei confronti delle regole e dei cittadini. Bisogna ricordare che gli stabili occupati vengono sottratti alla vita della città. Non si tratta di difendere speculazioni, ma i diritti di tutti”. Cosi’ ha commentato il Sindaco Alemanno l’operazione che ha restituito civiltà e legalità in via Mastrigli.
La vicenda è ormai più che nota. Non ci sarebbe neanche bisogno di ricordare, come ha fatto Giorgio Ciardi, delegato del Sindaco di Roma per la Sicurezza, che “all’interno della palazzina vivevano 30 nuclei familiari, per lo piu’ di origine sudamericana e filippina, sistemati in veri e propri tuguri di fortuna, senza ricambio d’aria, con impianti elettrici e idraulici fatiscenti, e privi di riscaldamento, che pagavano, in totale assenza di un contratto, un affitto compreso tra i 430 e i 660 euro mensili”. Con questa operazione ” l’ordine pubblico è stato ripristinato” ha concluso Ciardi spiegando che “dopo 26 anni finalmente si comincia a rimarginare una ferita aperta nel cuore della Cassia. Effettuato lo sgombero sono partite anche le operazioni di bonifica del territorio antistante l’immobile per rimettere in sicurezza e migliorare le condizioni di fruibilita’ di un’area per decenni colpevolmente abbandonata a se stessa”.
Dal Comitato Cittadini Villaggio dei Cronisti parole di elogio per tutti. “Lo sgombero della prima delle tre palazzine alveare di Via Mastrigli avvenuto questa mattina ha permesso di mettere in salvo la vita di decine di famiglie di residenti che, secondo una dettagliata e precisa relazione della ASL RME, vivevano in condizioni sanitarie indecenti e pericolose per la loro incolumità” dichiara in una nota il Comitato ringraziando “il consigliere comunale del PD Athos De Luca per il lungo ed appassionato lavoro in Campidoglio e con le istituzioni che ha portato il sindaco Alemanno ad emettere e a fare eseguire con successo lo sgombero di una delle palazzine”. Ma i ringraziamenti sono anche per “tutto il consiglio comunale, il sindaco Alemanno, l’On. Fabrizio Santori presidente della Commissione Sicurezza del Comune e le forze politiche che, facendo effettuare lo sgombero, hanno scongiurato la possibilità che in una delle palazzine possano avvenire incendi e altre tragiche fatalità legate allo stato di manutenzione e di uso dei locali. Un particolare ringraziamento va al coordinamento delle forze dell’ordine, Vigili del Fuoco e ASL che sono intervenuti operativamente oggi e hanno permesso di salvare decine di vite umane”.
Il Comitato Cittadini Villaggio dei Cronisti conclude la sua nota auspicando che “i controlli da parte dei servizi tecnici del Comune, dei Vigili del Fuoco e dell’ASL vengano ora estesi alle altre due palazzine e su tutte le altre realtà abitative della zona Cassia che si trovano in condizioni similari, iniziando da Via Gradoli.”
Chiamato in causa dal Comitato, il consigliere comunale Athos De Luca così commenta la vicenda. “Sono stati sgomberati i primi 30 tuguri realizzati dal proprietario dell’ex residence di via Mastrigli, ingegnere Callarà, per trarre profitto cinicamente dal disagio di numerosi extracomunitari che lavorano nella nostra città. L’ordinanza richiesta dalla Asl per motivi di inabitabilità – spiega De Luca – nasce da due anni di dura battaglia del Pd e del Comitato dei cittadini di via Mastrigli per fare prevalere la sicurezza e la legalità, rispetto all’arroganza e alla speculazione di quanti, avvalendosi di forti studi legali e protezioni, hanno speculato sulla povera gente, affittando dei cunicoli senza finestre, senza aria, con impianti elettrici pericolosissimi, con fornelletti alimentati da bombole di gas, letti a castello, bagni inesistenti e condizioni igieniche allarmanti».
Fabrizio Santori – Presidente della Commissione sicurezza urbana del Comune di Roma e Ludovico Maria Todini, consigliere e membro della commissione, non nascondono la loro soddisfazione. “Lo sgombero del residence di Via Mastrigli , disposto a causa delle gravi carenze igienico sanitarie, dell’assenza di requisiti edilizi e delle norme di abitabilità e sicurezza, così come la bonifica del parcheggio – discarica antistante, iniziata il 21 luglio scorso, rappresentano l’epilogo di una battaglia durata anni, che finalmente restituisce decoro e legalità al quadrante Cassia, a tutela dei residenti e degli occupanti stessi costretti a vivere, a prezzi esorbitanti e in condizione precarie, in mini appartamenti di circa 10 mq addossati gli uni agli altri, privi di finestre, riscaldamento e vie di fuga in caso di incendio. Siamo orgogliosi di questo risultato, fortemente voluto dalla Commissione sicurezza, che già nel 2008 aveva ricevuto i comitati di quartiere esausti del degrado e dell’insicurezza, frutto di un atto coraggioso del sindaco Alemanno, che con l’ordinanza sindacale di sgombero sta mettendo la parola fine ad uno scempio ambientale ed urbanistico dopo oltre 20 anni di totale lassismo” – concludono Santori e Todini che sottolineano come “dopo carotaggi, ispezioni anche da parte della Asl, verifiche, ordinanze municipali, solo l’ordinanza del Sindaco abbia segnato un punto di svolta per la riqualificazione dell’area.”
Anche dal XX Municipio giungono parole di soddisfazione e di elogio per l’operato delle forze dell’ordine. Il Presidente del Consiglio del XX Municipio, Simone Ariola, e il Presidente della Commissione Politiche Sociali, Sanità, immigrazione e integrazione in XX Municipio, Giorgio Mori, hanno diffuso una nota nella quale si legge che “nella giornata di oggi si è svolto l’intervento di ripristino della legalità sul Residence che da decine di anni ha rappresentato uno dei maggiori simboli di degrado e illegalità nel territorio romano e nel XX Municipio”.
Ma Ariola e Mori non si fermano qui, perché denunciano un episodio incredibile. ” Appare sconcertante il fatto che nella giornata di oggi alcuni residenti delle 16 unità abitative, trasformate negli anni fino all’incredibile numero di 293, escussi a sommarie informazioni testimoniali, abbiano riferito che il proprietario dell’immobile si sia recato da loro nella giornata precedente all’operazione per incassare le rendite, per poi tornare solo poche ore dopo per riferire dell’imminente intervento. La procura deve fare chiarezza – incalzano Ariola e Mori – sulle circostanze che hanno portato a una conclusione così vergognosa, senza tralasciare le responsabilità di quegli uffici che hanno sanato l’insanabile o tollerato l’intollerabile anche se oggi si ha notizia certa del rigetto di molte sanatorie relative all’immobile in questione.”
Poi subentra la politica. “E’ inutile che la sinistra romana tenti di lucrare politicamente su tale squallida vicenda, in quanto i fatti sono chiari e appare evidente che l’amministrazione Alemanno, dopo solo due anni di governo, ha iniziato ad eliminare un cancro sociale che è in piedi da più di vent’anni, nell’inerzia delle precedenti amministrazioni. Lo sgombero del 1991 per inabitabilità – ricordano – era stato interrotto per assenza di risorse idonee a coprire l’emergenza alloggiativa che ne sarebbe emersa, ma oggi solo un governo comunale e municipale di centro destra riescono a ottenere un vero risultato che è da auspicare non venga vanificato dal GIP o dal Tribunale del Riesame in sede di eventuale dissequestro. Il pericolo sociale dovuto all’ipotesi di reiterazione di attività similari è gravissimo e anzi è da auspicare – concludono Mori ed Ariola – che questo sia il primo di una serie di interventi che possano ridare legalità anche ad altre vie in situazioni analoghe come ad esempio Via Gradoli, Via Due Ponti e Via Bruno Bruni.”
Claudio Cafasso
foto di © Edoardo Cafasso
Tutta la vicenda di Via Mastrigli: clicca qui
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Ma dopo averli sgomberati, qualcuno si è preoccupato di trovare una nuova sistemazione ai 30 nuclei familiari? In caso negativo, questi poveracci in brevissimo tempo finiranno nuovamente nelle grinfie del Callarà di turno e tutta l’operazione anziché un successo di questo o quel politico altro non sarà che un gioco delle tre carte sulla loro pelle.
Qualora la dichiarazione del Sindaco nel post corrispondesse integralmente ed effettivamente al vero, se ne dovrebbero trarre importanti conseguenze in quanto dimostrerebbe che il primo cittadino non conosce la realtà fattuale; se ciò accada per errore proprio e perché gli viene taciuta, noi non sappiamo.
Infatti le parole usate dal primo cittadino sono inconferenti rispetto alla realtà poiché in Via Mastrigli non vengono in rilievo occupazioni abusive (senza titolo) di immobili da parte di famiglie multietniche, le quali, all’opposto, hanno pagato somme rilevanti per locare ambienti fatiscenti e degradati.
Piuttosto l’illegalità è imputabile alla proprietà, la quale ha violato le norme urbanistiche ed edilizie, sfruttando lo stato di bisogno e l’inferiorità sociale ed economica delle suddette famiglie.
Il Comitato di Via Gradoli ha fondati motivi per ritenere che il Sindaco non conosca appieno neppure la situazione della nostra via; per questo numerosi cittadini hanno scritto direttamente al Sindaco invitandolo a visitare anche i nostri loculi.
Ringraziamo infine il presidente del Consiglio del XX° Municipio Simone Ariola e il consigliere Giorgio Mori per aver ricordato che altre situazioni di degrado attendono soluzione.
Ci complimentiamo infine con Alvise di Giulio per la persistenza e la tenacia dimostrata nel perseguire il proprio sano, legittimo e giusto obiettivo.
Al mio amico ALvise del Comitato, congratulandomi per il risultato, dico che forse fra i ringraziamenti si potevano includere anche i RadicaliRoma, promotori di un’interrogazione parlamentare sulla vicenda ed a fianco del COmitato per tutto il 2009.
Sui 2 anni di intensa attività dell’On De Luca…..rimango con alcune perplessità.
Dem
Ora inizio a divertirmi; voglio proprio vedere che succederà al Callarà e company.
Se attiveranno le loro “amicizie” per farla franca o ridurre i danni c’è qualcuno che può attivare ben altro sempre nel rispetto della legalità.
Intestare meriti o demeriti politici in questa come in altre situazioni ancora in essere è squallido. La legalità non ha colore politico è solo un diritto/dovere.
26 anni per arrivare ad una soluzione neppure definitiva?
Inutile chiedersi dove erano tutte le istituzioni interessate in questi anni; oltre al Callarà e company qualcuno connivente nelle istituzioni c’è sicuramente stato, ignorare per anni certe situazioni è pura e semplice complicità.
Ma esiste ancora qualche magistrato autonomo che ordini il sequestro di tutta la documentazione di questa situazione per accertare le collusioni e connivenze?
Staremo a vedere!
In quanto ai 30 nuclei familiari giusto preoccuparsi del loro immediato futuro; ma non sarebbe più normale impedire l’ingresso nel territorio nazionale a individui che di fatto non hanno requisiti quale lavoro certo e legale e alloggi certi e legali?
E’ chiedere troppo?
Accoglienza, integrazione e quant’altro rimangono solo e soltanto principi che sono stati il pretesto per le peggiori nefandezze.
Questi episodi, sgombero della palazzina fatiscente e rimozione del parcheggio/discarica, dimostrano che quando i cittadini si impegnano direttamente per questioni fondamentali come la sicurezza, la legalità, diritto alla salute e al rispetto dell’ambiente non possono che trovare appoggio da parte delle istituzioni e i risultati, pur scontando i termini di legge, appelli e contrappelli, alla fine arrivano.
Questo risultato lo dedichiamo a tutti i cittadini di buona volontà che hanno un sogno di legalità, di uguaglianza, di libertà dal malaffare e dalle consorterie.
Affidiamo questo nostro piccolo risultato a tutti quelli che vogliono intraprendere o hanno già intrapreso la loro battaglia in difesa della Civiltà e della Democrazia.
Oppure più semplicemente ai quei cittadini che desiderano fare qualcosa per migliorare la qualità della propria vita insieme agli altri.
A loro diciamo: non aspettate che qualcun altro venga a togliere le castagne dal fuoco per voi. Fate la vostra parte, datevi da fare. In caso, contattateci e vi daremo una mano, ma con determinazione e santa pazienza ce la potrete fare da soli.
Questo quartiere, queste strade sono vostri, difendeteli centimetro per centimetro; ogni spazio che non difendete e che mollate ai vari furbetti è vita che viene tolta a voi e alle vostre famiglie. Per sempre.
Un particolare ringraziamento a tutti gli uomini e donne che nelle Istituzioni (Comando XX Vigili Urbani, Tribunale di Roma, ASL RME, Municipio, Comune, Forze dell’Ordine) lavorano per difendere i diritti di noi tutti. Senza il loro preciso ed estenuante lavoro non ce l’avremmo mai fatta.
Grazie Athos, Andrea, Alessandro, Claudio, Fabrizio, Ludovico, Simone, Gianni, Marco, Rita, Davide, Emma e grazie ancora a tutte le stupende persone con le quali abbiamo condiviso questo nostro impegno. Questo è stata la vostra battaglia e il vostro successo.
Legalità, sicurezza, ambiente, sanità pubblica non sono negoziabili e ci crediamo seriamente.
Buon ferragosto
Alvise Di Giulio
ccvcronisti@live.it
Mi accodo ad Alvise per ringraziare anch’io quanti si sono spesi per la causa di Via Mastrigli che tuttavia, vorrei ricordare, è bel lontana dall’essere risolta.
Il degrado in cui versa da anni la zona è stato ieri in parte documentato dalle foto apparse su VCB e su altri quotidiani nazionali come La Repubblica.
Ma c’e’ di piu’.
C’e’ gente che urina e defeca in pieno giorno nel parcheggio.
Ci sono le minacce e gli improperi se provi a far notare che non è uno spettacolo edificante.
Ci sono i nati stanchi che quotidie abbandonano i propri rifiuti disseminandoli sulla strada, rifiuti che li’ restano finche’ qualche anima pia non si mette a raccogliere pannolini sporchi e resti di cibo.
Ci sono gli imbrattamenti di serrande, palazzi e portoni che conferiscono alla zona, già di per sè degradata, un deprimente effetto bronx.
Ci sono le carcasse di motorini abbandonate dappertutto che alcune volte non consentono neanche l’accesso delle auto dei residenti (ieri i vigili ne hanno portate via alcune.. a braccio)
Quando finirà tutto questo ?
Dopo anni di appelli inascoltati lo sgombero della palazzina B del residence è un buon primo passo.
Ma è solo un primo passo.
In un colloquio avuto ieri con Giacomini, che ho personalmente ringraziato per l’intervento, mi è stato ribadito che è assoluta intenzione del municipio/comune procedere celermente allo sgombero delle restanti palazzine del residence e di bonificare quanto prima l’intera l’area.
Il presidente ha inoltre confermato l’imminente avvio delle operazioni di bonifica del parcheggio/discarica, operazioni che dopo un promettente avvio con la creazione di un accesso per i mezzi pesanti direttamente dalla marina, sembravano essersi arenate.
Come al solito, dopo le parole aspettiamo i fatti.
Povera Italia ! si sarebbe esclamato nei tempi andati.
Ecco come ci siamo ridotti : esultare e ringraziare la P.A. per il conseguimento di un obiettivo atteso da oltre venti anni. Un provvedimento, che in un qualsiasi paese civile
rientrerebbe nell’assoluta “normalità”, ed invece siamo costretti a considerare come
“eccezionale”
Per noi, “poveri italioti”, la nostra quotidiana normalità è costituita dalle numerose manifestazioni degradanti,così ben evidenziate da Simone. E se provi ad impegnarti per il ripristino della legalità oltrechè della dignità rischi l’etichetta, ben che vada, di razzista.
Come Comitato per via Gradoli mi preme ribadire, ancora una volta, che i responsabili
primari del degrado sono da ricercare negli speculatori senza remora, nei sfruttatori di professione e nella variegata schiera di “SQUALI” che hanno costruito le loro fortune
depredando il territorio e le speranze delle loro vittime.
Chissà se anche in via Gradoli verrà ripristinata la legalità…………..
Sono d’accordo con Lucio, la normalità i cittadini di questo paese devono strapparla con i denti.
La vicenda di Via Mastrigli poi è emblematica di come è stato gestito il territorio
fino ad oggi. Come è stato possibile mantenere l’aurea protezione di cui il residence ha goduto per lunghi 30 anni senza che esposti, denunce ed interrogazioni parlamentari potessero in alcun modo scalfirla ?
Possibile che nessun magistrato voglia fare chiarezza su cosa è realmente accaduto, ravvisando eventualmente ipotesi di reato a carico di chi (privato o istituzione che sia) si è macchiato di comportamenti non leciti ?
Questa storia è ancora ben lontana dalla sua soluzione , ma per una volta
vorrei che ai sacrosanti provvedimenti a tutela dei residenti si accompagnasse un’attività inquirente in grado di stabilire le responsabilità penali di questo scempio.
Complimenti al Comitato Cittadini Villaggio Cronisti per i risultati ottenuti. Speriamo che a pagare siano i Callarà e non gli sfrattati che pagavano affitti esorbitanti.
Condividiamo quanto scritto da Alvise Di Giulio che è da sempre l’obbiettivo anche del nostro comitato: quanto più i cittadini si attiveranno per difendere la legalità tanto più avremo speranza di vivere in un’Italia migliore.
Mi unisco al coro di voci che si animano per l’interesse prossimo verso queste 30 famiglie: che fine faranno? avranno una sistemazione adeguata? Callarà verrà multato pesantemente per quello che ha creato?
il problema come al solito è il potente italiano che si arricchisce tramite il povero extracomunitario, per forza di cose la palazzina è diventata un vespaio di problemi, sfido la gente normale ad abitare in 4 in 2 metri quadri.
comunque vi allego una notizia che ho saputo (non ho fonti sicure ovviamente):
In quella via c’è gente Italiana senza scrupoli che si è affittata le cantine sotto terra adibite a miniappartamenti, con condizioni igeniche pessime.
se avete voglia di uno scoop o semplicemente avete voglia di un pò di giustizia andate a documentarvi voi stessi.
questi schiavismi devono finire.
Errata corrige:
Ci rendiamo conto che nella fretta di fare uscire i precedenti comunicati forse non abbiamo dato credito a tutti coloro che hanno partecipato attivamente alla Battaglia di Via Mastrigli, e ce ne scusiamo sentitamente., mea culpa, ma li abbiamo sempre menzionati in precedenti comunicazioni.
A parziale integrazione di quanto già detto nei precedenti comunicati vogliamo sottolineare che i fantastici risultati raggiunti non sarebbero stati possibili senza il più ampio schieramento politico e di amici, che magari non fanno tifo per la stessa squadra di coppa ma sostengono attivamente il tricolore e gli azzurri:
– Ludovico Todini (PdL)
– Davide Bacaro (RadicaliRoma);
– Rita Bernardini Radicali Roma;
– Emma Bonino (RadicaliRoma);
– Andrea Antonini (CasaPound);
– i ragazzi di CasaPound;
– Gianni Giacomini Presidente XX Municipio (PdL);
– Claudio Marinali (PD);
– Fabio De Lillo (PdL).
– tutti i cittadini che hanno partecipato allo sciopero della fame e alle iniziative politiche.
Comitato Cittadini
Villaggio dei Cronisti
Bene, ma perché allora nei tanti manifesti che hanno invaso la città, il merito va a De Lillo?
credo che ci sia stata tanto rumore per nulla e che la gente sia ritornata nella palazzina che è stata sgomberata,
abbiamo qualche informazione ufficiale?
c’è qualche novità a riguardo?
Saluti
perchè non ci sono piu notizie sul residence?
una palazzina è stata “sgomberata” ma le condizioni li sotto peggiorano di giorno in giorno.
sono passati due mesi e nessuno ne parla!!!!!!!
Negli interventi postati prima dell’estate in questa e in altre news non volevo essere cattivo profeta ma era evidente che i toni trionfalistici utilizzati erano abbastanza fuori luogo.
Come facilmente prevedibile lo sgombero di qualche tugurio oltre ad aver prodotto generosi titoli in prima pagina e una ridda di comunicati vari, non ha ahime portato nessun beneficio al degrado in cui versa la zona.
Il residence a tutt’oggi rimane sovraffolato, con situazioni ben oltre il limite della decenza (alcuni mini-appartamenti da 10 mq sono abitati anche da 4 persone) e con l’arrivo dell’inverno è certo che prolifereranno centinaia di bombole del gas utilizzate dagli occupanti per difendersi dal freddo.
Immaginavo fosse chiaro a tutti che l’operazione di sgombero effettuato a luglio dovesse necessariamente esser propedeutica ad una piu’ vasta ed incisiva azione di contrasto a fenomeni di speculazione abitativa come quella di via mastrigli.
E proprio questo era l’indirizzo esplicitato dai nostri politici (locali e non), ovvero partire da una piccola parte del residence per completare successivamente l’opera.
Ad oggi pero’ rimane solo l’operazione di facciata e piu’ passano i giorni e piu’ si accredita la tesi della “romanella”, avvalorata anche dalla bonifica-beffa di una porzione infinitesimale di parcheggio (circa 100 mq su 3000!).
Se la ricostruzione effettuata non corrisponde a realtà o c’e’ stato un difetto di comunicazione, prego come di consueto il consigliere Todini di intervenire, e considerato che si è dimostrato attento e ricettivo sulla vicenda, spiegare ai residenti della zona cosa sta facendo concretamente oggi il comune (e il municipio) per risolvere in via definitiva il problema residence e annesso parcheggio/discarica.